"L'Inps di Boeri vuole bloccare le proposte di riforma delle Pensioni presentate dalla Commissione Lavoro, in modo da privilegiare quella inverosimilmente ideata dal suo stesso presidente", lo ha dichiarato il segretario della Commissione Lavoro alla Camera Roberto Simonetti, secondo il quale il piano Boeri intralcerebbe la proposta avanzata dall'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano riguardante i cosiddetti pensionamenti flessibili.

La proposta Boeri: 500 euro mensili per gli over 55

La proposta di Tito Boeri, infatti, si concentra maggiormente su quei soggetti con un'età superiore ai 55 anni che hanno perso il lavoro e si trovano in condizioni economiche precarie.

Stando alla proposta dell'Inps, gli over 55 enni avrebbero il diritto di percepire un assegno di 500 euro mensili fino al raggiungimento dei 65 anni di età anagrafica, ovvero, dell'età pensionabile. La motivazione, consiste nel fatto che a quell'età nonostante si è ancora lontani dalla soglia di pensionamento, risulta molto difficile trovare un'occupazione.

Simonetti contrario alla proposta Boeri: 'l'Inps blocca la proposta Damiano'

A dimostrare la sua contrarietà è Roberto Simonetti, deputato della Lega Nord che, avrebbe accusato l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale di volere bloccare la proposta di Damiano. Come annuncianto più volte, il ddl n. 857, darebbe la possibilità a migliaia di lavoratori di lasciare il lavoro a partire dai 62 anni di età con 35 anni di versamenti contributivi andando, però incontro ad una penalizzazione massima dell'8% sull'assegno.

L'altra proposta, invece, riguarderebbe l'uscita anticipata dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di contribuzione indipendentemente dall'età anagrafica. Lo stesso Damiano, ha espressamente spiegato che, le proposta sarebbero a costo zero.

Tempo fa, la Commissione Lavoro alla Camera, aveva chiesto all'Inps di quantificare i costi relativi alle proposte sulla flessibilità in uscita.

"Occorrerebbe meglio puntualizzare i meccanismi di calcolo per l'applicazione delle penalizzazioni o maggiorazioni", questa la risposta dell'Istituto di Previdenza secondo il quale, le proposte avanzate dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera non sono così semplici da poterne valutare i costi.