Proseguono le ipotesi di riforma della previdenza, dopo che la legge di stabilità 2016 ha lasciato ancora irrisolte molte delle questioni più calde sul comparto. Tra i lavoratori che attendono ancora delle risposte dalla politica, una delle situazioni di maggior disagio è rappresentata da quella deicosiddettiprecoci, ovvero da persone che hanno iniziato a lavorare in giovane età e che sono rimaste tagliate fuori dalle tutele pensionistiche a causa dell'irrigidimento nei criteri anagrafici e contributivi avvenuto nel 2011. Con l'ultima riforma delle Pensioni, i precoci si sono trovati a dover lavorare almeno 42anni e 10 mesi (un anno in meno per le donne), ma la prospettiva è di una crescita graduale del parametro di contribuzione fino ai 45 anni di versamenti entro il 2035.

Per questi soggetti, il piano del Presidente Inps Boeri proponeva invece un intervento correttivo, a partire dall'eliminazione degli adeguamenti all'aspettativa di vita. Vediamo insieme in cosa consiste la proposta.

Sanatoriaprecoci, lavoratori chiedono quiescenzacon 41 anni

A tal proposito, in base alle recenti proposte del Presidente Inps, si potrebbe prima di tutto valutare uno stop al progressivo innalzamento del requisito contributivo sulla base dell'Adv. Secondo Tito Boeri, questo dovrebbe restare immutato una volta raggiunto il limite dei 42 anni per le donne e dei 43 anni per gli uomini. Diversa è invece la presa di posizione dei lavoratori, che tramite i propri rappresentanti sindacali chiedono espressamente di poter avere accesso alla pensione a partire dai 41 anni di versamenti.

Un'idea che d'altra parte era stata già reiterata anche dalla minoranza Dem e dalla Commissione lavoro della Camera fin dagli scorsi anni. Sulla questione si attende comunque un riscontro, visto che l'esecutivo ha promesso di voler mettere le mani sulla flessibilità previdenziale nel corso del 2016, seppure il timore di molti lavoratori è che un intervento correttivo in favore dei precoci possa slittare ulteriormente o prevedere un abbassamento insufficiente del requisito di uscita.

Da parte nostra, proseguiremo nel monitorare la situazione e nel dare voce ai lettori in merito a questa vicenda.

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