Il 2016 si apre con un'importante novità per ciò che concerne il fronte delle Pensioni. I requisiti sono stati modificati, come previsto dalla normativa in vigore, in virtù dell'aumento dell'aspettativa di vita: l'età per l'accesso alla pensione di vecchiaiaè cambiata sia per gli uomini che per le donne, siano essi dipendenti o autonomi. A partire dal 1° gennaio è possibile lasciare il posto di lavoro soltanto con un'anzianità di 66 anni e 7 mesi (lavoratori dipendenti privato e PA, autonomi e lavoratrici PA); si sale a 65 anni e 7 mesi per le lavoratrici dipendenti privato e 66 anni e 1 mese per le autonome.

Il requisito contributivo rimane pari a 20 anni di versamenti per tutte le categorie. Novità interessano anche la pensione anticipata, che vedono gli uomini andare in quiescenza con 42 anni e 10 mesi di contributi e le donne con 12 mesi in meno di contribuzione.

Riforma pensioni: Salvini contro la Legge Fornero

In questi primi giorni di gennaio si è già surriscaldato il dibattito sul tema previdenziale. I pensionati criticano l'Inps per la decisione di emettere gli assegni mensili in ritardo e alcuni esponenti politici attaccano di nuovo l'attuale legislatura. Gli italiani riceveranno la loro pensione lunedì 4 gennaio, ma in molti avrebbero voluto che ciò non avvenisse così in ritardo, perché è già difficile arrivare alla fine del mese, figuriamoci dover aspettare più a lungo prima di ricevere ciò che spetta di diritto ad inizio del mese.Le polemiche non si fermeranno certo qui, ma vediamo cosa hanno dichiarato alcuni dei parlamentari italiani sul tema delle pensioni.

Non possiamo non riportare il tweet di Matteo Salvini della Lega Nord, il quale ha tuonato contro la Legge Fornero:"Farò di tutto perché il 2016 ci LIBERI dalla #FORNERO! Lunga vita alla signora (magari in esilio) ma non alla sua infame Legge!". Il leader del Carroccio non è la prima volta che rivolge critiche aspre alla riforma delle pensioni dell'ex ministra del Governo targato Mario Monti.

Nel corso degli ultimi giorni, però, si è riacceso il dibattito anche dopo le parole di fine anno del Premier. Matteo Renzi ha criticato i gufi che sperano in una disfatta dell'Esecutivo, ma Carmelo Barbagallo della Uil ha replicato dicendo che il Presidente del Consiglio deve pensare a governare ed ascoltare il parere di coloro che vivono la realtà del lavoro da vicino.

Il sindacato fa il tifo per il Paese e non è contro chi governa, se questi lo fa in modo migliore. Dopo la Legge di Stabilità staremo a vedere se si inizierà ad elaborare una riforma delle pensioni in grado di risolvere le molteplici problematiche degli italiani, con introduzione di flessibilità in uscita dal mondo del lavoro.