Sempre caldo il tema riforma Pensioni, anche con l'inizio del nuovo anno. Proprio negli ultimi giorni del 2015, il Miur ha emanato una nota con alcuni chiarimenti sui soggetti della Scuola che rientrano nella salvaguardia (quarta, sesta e settima) e sulla proroga dell'opzione donna al 31 dicembre 2015. A riportarlo è OrizzonteScuola.it.

Miur: i chiarimenti sulla Salvaguardia

L'Inps, dopo aver aggiornato i limiti di reddito per il 2016 per gli assegni familiari, ha predisposto l'invio delle certificazioni che riguardano i soggetti rientranti nella quarta e sesta salvaguardia, che erano stati sospesi per effetto del superamento del plafond stabilito all'inizio.

Queste comunicazioni, dunque, fissano l'accesso al diritto della pensione a decorrere dall'1 settembre 2015. L'articolo 1, comma 264, della legge di Stabilità presume che questi soggetti possono accedere alla pensione dal primo giorno successivo alla risoluzione del proprio rapporto lavorativo.

Di conseguenza, tutte le istituzioni scolastiche interessate dovranno dare l'opportunità, ai dirigenti scolastici e al personale scolastico che sono beneficiari della salvaguardia, di cessare il proprio servizio attraverso domanda cartacea, così da permettere l'inserimento al Sidi per la successiva convalida. L'articolo 1, comma 265, invece ha messo a disposizione la possibilità di arrivare al pensionamento attraverso le regole previgenti la riforma Fornero per quei lavoratori in congedo per l'assistenza a figli con grave disabilità, a patto che abbiano i requisiti per la pensione entro il sessantesimo mese successivo alla data dell'entrata in vigore del decreto legge numero 201 del 2011, ovvero della settima salvaguardia.

Scuola: il Miur chiarisce anche l'Opzione Donna

Sempre nell'articolo 1 della legge di stabilità, comma 281, è prevista la proroga dell'opzione donna al 31 dicembre 2015, di cui abbiamo parlato approfonditamente nei giorni scorsi. Di conseguenza, tutte le donne che lavorano potranno arrivare alla propria pensione a patto che abbiano un'anzianità contributiva uguale o superiore ai 35 anni e un'età anagrafica uguale o superiore ai 57 anni e 3 mesi, raggiunti entro il 31 dicembre del 2015.

Un'altra condizione necessaria per accedere all'opzione donna è che la liquidazione debba avvenire attraverso le regole del calcolo del contributivo. Le lavoratrici avranno la possibilità di presentare la propria istanza di dimissione attraverso il web col sistema Polis, a decorrere dal 15 gennaio ed entro e non oltre il 15 febbraio 2016, così da ottenere il diritto alla pensione a partire dall'1 settembre del 2016.