Nonostante le rassicurazioni che arrivano dall'esecutivo sulla riforma Pensioni 2016, il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio chiede al premier e al leader del Pd di affrontare il prima possibile la questione previdenziale e soprattutto di non dimenticare le promesse sull'inserimento di nuove forme di flessibilità per l'uscita anticipata dal lavoro e l'accesso a nuove formule di prepensionamento a cominciare da 62 anni seppur con qualche leggera penalizzazione sul trattamento pensionistico. In vista della discussione della mozione di sfiducia al governo sul caso Banca Etruria presentata dall'opposizione e in programma in aula alla Camera il 19 gennaio, "Renzi ha dichiarato - ha dichiarato oggi in una nota il presidente della commissione Lavoro - che sarà presente a Montecitorio e che illustrerà nel dettaglio - ha aggiunto - 'cosa abbiamo fatto sino ad oggi e cosa intendiamo fare'.
Damiano, il premier mantenga promessa sulla riforma pensioni 2016
A tal proposito - ha aggiunto il parlamentare della minoranza del Partito democratico - non vorremmo che il premier dimenticasse di aver promesso che nel 2016 - ha sottolineato - si sarebbe affrontato il tema della flessibilità delle pensioni". Sulla riforma pensioni la minoranza del Pd - che si trova in linea con le proposte di Cgil, Cisl e Uil sulla pensione anticipata a 62 anni e sulla Quota 41 per i lavoratori precoci - non sembra per niente intenzionata a fare ulteriori sconti al governo. "Ci aspettiamo la lieta novella - ha spiegato Damiano - e non vorremmo avere una delusione. Siamo in attesa - ha aggiunto l'ex ministro del Lavoro - di poter illustrare a Renzi le nostre proposte, condivise - ha evidenziato - da tutta la Commissione lavoro della Camera".
Proposte di riforma delle pensioni "a costo zero sulle quali faremo come sempre - ha sottolineato il deputato di Sinistra è cambiamento nel Pd - la nostra battaglia". Intanto, Damiano, ha convocato per martedì prossimo, 12 dicembre, il comitato ristretto costituito mesi fa a Montecitorio sulla riforma pensioni.
Flessibilità con opzioni per tutti, ddl in commissione Lavoro alla Camera
Si discuterà, in particolare, dei disegni di legge che prevedono le modifiche alla legge Fornero con nuove "Disposizioni in materia di accesso dei lavoratori e delle lavoratrici - si legge nella convocazione sul sito di Montecitorio - ai trattamenti pensionistici e di riconoscimento a fini previdenziali dei lavori di cura familiare".
Come viene spiegato sul sito della Camera si tratta del proseguimento dell'esame congiunto dei seguenti disegni di legge: ddl 857 Damiano, ddl 3290 Polverini, ddl 115 Gebhard,ddl 1881 Gnecchi, ddl 3153 Dell'Aringa, ddl 3114 Ciprini, ddl 2605 Sberna, ddl 388 Murer, ddl 530 Gnecchi, ddl 728 Gnecchi, ddl 1503 Di Salvo, ddl 1879 Cirielli, ddl 3077 Airaudo, ddl 2918 Melilla, ddl 2945 Damiano, ddl 2955 Prataviera, ddl 2046 Fedriga, ddl 2430 Fauttilli, ddl 3144 Pizzolante. Proposte che puntano ad inserire nuove forme di flessibilità in uscita per tutti a partire dai 62 anni con leggere penalità sugli assegni previdenziali e soluzioni ad hoc per lavoratori precoci (Quota 41) e per la pensione anticipata delle lavoratrici (proroga opzione donna).