Raffica di interventi sulla riforma Pensioni 2016 oggi dopo la diffusione dei nuovi dati dell'Istat sulla situazione previdenziale in Italia. Diversi i parlamentari di vari partiti, sia di maggioranza che di opposizione, che hanno preso spunto dai nuovi dati dell'Istituto nazionale di statistica per rilanciare a inizio anno le proprie proposte sulla questione pensionistica, a partire dall'introduzione di nuovi meccanismi di flessibilità in uscita dal lavoro per l'accesso alla pensione anticipata senza penalità eccessive, tema che il Governo Renzi dovrebbe affrontare già nelle prossime settimane, comunque nel giro di qualche mese.

Pensioni, i nuovi dati Istat e le proposte della minoranza dem

"Lo studio dell'Istat sulle pensioni - ha detto il presidente della commissione Lavoro della Camera - contiene molte preziose indicazioni. Tra queste è significativo il fatto - ha spiegato Cesare Damiano - che il rischio di povertà tra le famiglie con pensionati sia più basso di quello delle altre famiglie. Questo indica come, in molti casi - ha proseguito l'ex sindacalista della Cgil - il reddito pensionistico possa mettere al riparo da situazioni di forte disagio economico". Dati che indicano la necessità di intervenire al più presto sul sistema previdenziale nella direzione auspicata dalla minoranza del Pd che condivide la piattaforma unitaria dei sindacati che prevede prepensionamenti flessibili a 62 anni per tutti (uomini e donne, dipendenti pubblici, privati e autonomi) e la Quota 41 per il pensionamento dei lavoratori precoci.

"Questo dato - ha spiegato il deputato della minoranza del Partito democratico commentando i dati dell'Istat sulla situazione previdenziale in Italia - ci convince sempre di più nella nostra tesi a favore della flessibilità del sistema previdenziale".

Flessibilità anti-povertà per gli over 60 e lavoro per i giovani

Diversi i benefici dati dall'introduzione di nuovi elementi di flessibilità in uscita.

Sia perché consentire l'accesso al pensionamento agli over 60 rimasti disoccupati salva dalla povertà anche le loro famiglie sia perché si farà spazio nelle aziende e dunque si creeranno nuove opportunità di lavoro per i giovani. "Due buoni motivi per convincere Renzi - ha sottolineato il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio - che la sua promessa sulla flessibilità va assolutamente attuata nel corso del 2016".

Nella maggioranza, anche Area popolare (Ncd-Udc) auspica che il 2016 sia "l'anno buono per la riforma pensioni". Di "una riforma epocale" ha parlato la parlamentare di Ap Paola Binetti. Sollecitazioni arrivano anche dall'opposizione. "Dal Governo Renzi - ha detto l'europarlamentare di Fi-Ppe Barbara Matera commentando i dati dell'Istat - attendiamo ancora una sola misura concreta ed efficace sulla trasparenza delle retribuzioni o ad esempio - ha aggiunto - sulla parità retributiva e contributiva".