Le ultime novitàsulla riforma Pensioni giungono da CarmeloBarbagallo e vedono pienamente concordi i lavoratori precoci. Il Segretario generale della Uil ha ribadito nel corso del convegno 'il Pensionato che vorrei' tenutosi pochi giorni fa a Catania la sua contrarietà sull'attuale operato delGoverno, che nonostante le promesse continua a rimandare la flessibilità a data da destinarsi. Il 2016, come ha più volte ribadito Damiano, Presidente della commissione lavoro alla camera dei deputati, dovrà essere l'anno della flessibilità. Molti esponenti politici e i lavoratori precoci concordano sul fatto che sia ora di passare concretamente dalle promesse ai fatti.

Il Governo deve agire in modo strutturale sull'attuale sistema previdenziale e concedere la flessibilità quanto prima per permettere, dice Barbagallo, anche il turnover generazionale. Vediamo in dettaglio le ultime newse gli aggiornamenti al 25 gennaio.

Barbagallo (Uil) e lavoratori precoci concordi: Il Governo agisca subito

Al termine del suo intervento, parlando della necessità di agire sulla riforma pensioni, Barbagallo ha detto che il Governo deve rendersi conto della necessità di adottaredelle misure ad hoc in campo previdenziale, si pensi a precoci ed esodati. Precisamente il Segretario generale della Uil ha detto: “Non tutti i lavori sono uguali e, dunque, non tutti possono andare in pensione alla stessa età".

Proprio per questa ragione, ha aggiunto fermamente, è necessario che il Governo agisca subito ed intervenga per rendere più flessibile questo sistema di rigidità che ha creato "troppe storture". Anche Walter Rizzetto, vicepresidente della commissione lavoro alla camera dei deputati, nel corso di una recente intervista esclusiva aveva precisato che il Governo dovrebbe"categorizzare" e concedere forme di flessibilità 'ad hoc' a seconda dei lavoratori , che hanno storie di vita e lavorative differenti e non possono essere trattati allo stesso modo.

Si pensi ad esempioai precoci che richiedono la quota 41 senza penalizzazioni e limiti anagrafici, alle lavoratrici che richiedono l'estensione oltre il 2015 dell' opzione donna, agli esodati che richiedono con urgenza un'ottava salvaguardia.

Aumentano i sostenitori della quota 41: Il Governo la conceda

Fabio Pototschnig, un lavoratore precoce iscritti al gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti',dice su Facebook, commentando un nostro precedente articolo e autorizzandoci alla pubblicazione del suo pensiero:

"Stanno crescendo i componenti del gruppo, stanno proliferando nel Paese i comitati, la visibilità è aumentata in modo esponenziale, molti Politici condividono la quota 41 senza se e senza ma, ora ci aspettiamo dal Governo un'azione concreta che riconosca a chi matura 41 anni di lavoro il diritto alla pensione, senza alcun tipo di penalizzazione!"

Il Governo 'incalzato' su più fronti riuscirà a concedere la tanto attesa flessibilità e la quota 41 per i precoci entro il 2016?