Le ultime novità al 12 gennaio sulla riforma pensioni giungono da Zanetti e non sono purtroppo positive per i lavoratori. Il sottosegretario all'economia ospitea 'Di Martedì ', trasmissione condotta da Floris su La7, ha detto,rispondendo alle domande fatte dal giornalista Alain Friedman che lo incalzava sulla flessibilità in uscita, che attualmente, per quanto sia una tematica importante, questa non rientra tra le priorità del Governo. Il motivo, dice Enrico Zanetti, è semplice: è molto più importante poter tutelare chi ha più di 55 anni ed è rimasto senza lavoro, ed è dunque senza reddito alcuno, piuttosto che mandare in pensione prima coloro che il lavoro hanno la fortuna di averlo.

Le promesse fatte da Renziriguardanti le uscite anticipate,dunque, nonvedranno la luce nemmeno nel 2016?Vediamo nel dettaglio quanto emerso nel corso della trasmissione.

Pensioni, novità Zanetti: la flessibilità non è una priorità, ecco perché

Friedmansebbene si sia detto favorevole all'attuale Riforma Fornero, allo stesso tempo si è detto altresìpropenso alla proposta di Boeri di concedere una maggiore flessibilità in uscita. Per questa ragioneha chiesto a Zanetti cosa ne pensassedelle misure a favore della pensione anticipata.Il sottosegretario all'economia, incalzato anche da Floris, ha così risposto: La flessibilità è certamente tra le tematiche allo studio del Governo, ma "non rientra tra le priorità".

A mio avviso, ha aggiunto, è molto più importante destinarerisorse per tutelare coloro che hanno perso il lavoro e difficilmente potranno essere reintegrati in quanto in là con l'età, si pensi agli over 55, piuttosto che aiutare, chi pur giustamente, richiede di poter accedere prima alla pensione, ma un lavoro almeno lo ha.

Secondo Zanetti, spendere delle risorse per mandare in pensione prima i lavoratori, visto che la flessibilità, a suo avviso,non sarà a costo zero per lo Stato, non dovrebbe essere una richiesta così pressante, in quanto,sebbene più che legittima, rischierebbe di togliere fondi a misure più importanti. Ma il 2016 non avrebbe dovuto essere l'anno della flessibilità?