Torna a riunirsi subito ad inizio 2016, alla prima seduta utile della commissione Lavoro di Montecitorio convocata dal presidente Cesare Damiano (Pd) per martedì 12 gennaio, il comitato ristretto costituito a Montecitorio per esaminare le proposte di legge correlate alla riforma Pensioni. Si tratta del disegno di legge numero 857 di Damiano più altri abbinato ad altri ddl di iniziativa parlamentare presentati sia da gruppi di maggioranza che di opposizione, che prevedono nuove misure in tema di accesso dei lavoratori e delle lavoratrici ai trattamenti pensionistici e di riconoscimento a fini previdenziali dei lavori di cura familiare.

Queste le prime novità dell'anno sul fronte parlamentare relative alla questione previdenziale.

Flessibilità pensioni, più di 20 proposte in commissione Lavoro alla Camera

Le proposte abbinate al ddl Damiano sono una ventina e tutte prevedono nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro verso nuove forme di prepensionamento. Dai prepensionamenti a 62 anni per tutti alla Quota 41 per i lavoratori precoci, dall'estensione dell'opzione donna alla formula Quota 100. I disegni di legge, secondo le intenzioni originarie, dovrebbe essere condensanti in un testo unico che faccia sintesi delle diverse proposte sulla riforma pensioni. Le relatrici del ddl 857 più altri sono la vice presidente della commissione Lavoro, Renata Polverini (Fi) e la capogruppo del Pd in commissione Lavoro, Maria Luisa Gnecchi.

"Ciò contribuirà - ha detto Damiano illustrando ddl 857 - ad agevolare anche un ricambio generazionale che le recenti riforme pensionistiche hanno contribuito a disincentivare". "La presente proposta di legge - ha detto Renate Gebhard, del gruppo misto, prima firmataria del ddl 115 - cerca di dare una risposta al bisogno di sostenere le famiglie, prevedendo benefici previdenziali - ha spiegato - per le madri lavoratrici, consistenti in una riduzione dell'età pensionabile, pari a un anno per ogni figlio nato, fino a un massimo di cinque anni".

Diversi i ddl dei parlamentari della Lega Nord di Matteo Salvini in prima fila per l'abolizione della egge Fornero, tra i quali quello per la pensione anticipata Quota 100 e per l'estensione dell'Opzione Donna.

Uno di questi ddl è quello catalogato col numero 2046 a prima firma Fedriga, capogruppo del Carroccio in commissione Lavoro, che prevede la "proroga del regime sperimentale di accesso al trattamento pensionistico di anzianità in favore delle lavoratrici mediante opzione per il calcolo secondo il sistema contributivo".

Un altro ddl per la pensione anticipata, il numero 3290, è stato presentato dalla parlamentare Renata Polverini, di Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi che insiste anche sull'aumento delle pensioni minime così come il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo. La legge Fornero è da modificare perché "ha generato - ha detto la Polverini illustrando il ddl 3290 - una situazione di profonda incertezza in decine di migliaia di lavoratori e di lavoratrici, che dalla sera alla mattina si sono ritrovati con regole previdenziali profondamente diverse, in un contesto di drammatica crisi economica e sociale". La proposta di legge 3144 del deputato Sergio Pizzolante, di Ap propone di delegare al governo l'inserimento dei pensionamenti flessibili e la revisione dei trattamenti pensionistici.

Una delle diverse proposte della deputata Maria Luisa Gnecchi punta anche a "favorire l'occupazione femminile e la natalità - ha detto illustrando il ddl 530 - agendo in particolare sulle pensioni delle donne".