Ci sono già le condizioni economiche e finanziarie per procedere con la riforma Pensioni 2016. Ne è sempre più convinto il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, autore di diversi ddl che prevedono l'introduzione di nuovi elementi di flessibilità in uscita per l'accesso a 62 anni alla pensione anticipata. Un tema, quello della revisione della legge Fornero, che dovrebbe essere tra le priorità del Governo Renzi nel 2016.

Previdenza e lavoro, intervento di Damiano

"Il viceministro dell'Economia Enrico Morando - ha notato oggi il presidente della commissione Lavoro - ha confermato che il Governo affronterà il tema della flessibilità delle pensioni nel 2016".

Si avvicinano dune le posizioni tra maggioranza e minoranza del Partito democratico sulla riforma pensioni, dopo le rotture e le divisioni sul Jobs act e la riforma scuola che hanno provocato la fuoriuscita dal partito di Pippo Civati, Stefano Fassina, Alfredo D'Attorre e i loro "seguaci" anche in Parlamento. "Questo è positivo e conferma - ha detto Damiano commentando le nuove dichiarazioni di Morando sulla questione previdenziale - la promessa di Renzi". L'ex sindacalista della Cgil appare fiducioso sulle nuove promesse dell'esecutivo ma tiene a fare alcune precisazioni sulla flessibilità in uscita. "Il riferimento a 'forme ulteriori, rispetto a quelle oggi previste, di flessibilità in uscita' - ha detto Damiano citando le parole di Morando - è inesatto, in quanto attualmente, in forma strutturale - ha spiegato i parlamentare della minoranza dem - la flessibilità nel sistema previdenziale non esiste.

Si tratta quindi - ha sottolineato - di introdurre una salutare innovazione". Diversamente dalle posizioni espresse dal governo, secondo Damiano ci sono già adesso le condizioni per mettere in campo le misure di modifica alla legge Fornero.

Flessibilità pensioni, nuova occupazione per giovani

"Le condizioni ci sono. I parlamentari del Pd della Commissione Lavoro della Camera - ha detto - hanno già depositato una proposta di legge attualmente incardinata e in discussione".

Il premier aveva giustificato il rinvio della riforma pensioni per "evitare pasticci come sugli esodati". Ragionamento confermato oggi dal viceministro del Mef che sulla flessibilità in uscita oggi ha promesso: "Faremo questa verifica nel corso del 2016". Intanto la minoranza dem incalza. "Siamo pronti ad aprire il confronto con il Governo - ha ribadito l'ex ministro del Lavoro del Governo Prodi - ed a dimostrare che si può realizzare la flessibilità a costo zero".

Nuove forme di pensione anticipata per i sessantaduenni creerebbero nuove opportunità di lavoro per i giovani bloccati dalla legge Fornero. "L'assurdità dell'attuale sistema - ha ricordato Damiano - costringe i lavoratori a restare in attività quasi fino a 67 anni, mentre i giovani - ha sottolineato auspicando interventi urgenti - rimangono disoccupati". In prima linea per la riforma pensioni già dal primo gennaio del 2016 - oltre ai sindacati che hanno illustrato prima di Natale la loro proposta unitaria - la Lega Nord di Matteo Salvini. "Farò di tutto - ha tweettato oggi il segretario federale del Carroccio - perché il 2016 ci liberi dalla legge Fornero".