Cresce la mobilitazione dei lavoratori esodati e dei cosiddetti precoci per l'adozione di un provvedimento di flessibilità che consenta la correzione della rigidità nei parametri di accesso all'Inps venutasi a creare con l'approvazione della legge Monti - Fornero. Nonostante gli interventi di salvaguardia attivati finora dalla politica, restano infatti ancora molte le situazioni di disagio in attesa di una salvaguardia. Ad organizzare una nuova mobilitazione per il prossimo 18 febbraio a Roma sono i lavoratori precoci, soggetti che hanno iniziato a lavorare in giovane età e che si sono trovati improvvisamente esclusi dalle tutele previdenziali pubbliche nonostante decenni di versamenti alle proprie spalle, per viadell'innalzamento del criterio anagrafico di pensionamento.

Ricordiamo che i lavoratori chiedono di poter ottenere la quiescenza con il versamento di 41 anni di contributi, indipendentemente dall'età maturata; di seguito vi riportiamo le informazioni di approfondimento sulle prossime iniziative.

Pensioni lavoratori precoci ed esodati, si avvia il gruppo per la mobilitazione

Per organizzare le futureattività di mobilitazione i lavoratori hanno aperto un nuovo gruppo su Facebook, denominato "Mobilitazione precoci ed esodati Quota 41". Gli interessati possono iscriversi per ricevere tutti gli aggiornamenti sulle ultime attività del gruppo in favore dei pensionamenti. Oltre alla vicenda dei lavoratori precoci vi sono da segnalare anche i lavoratori esodati rimasti finora esclusi dalle sette salvaguardie precedenti, i quali chiedono che si avvii un ottavo intervento per tutelare gli oltre 26mila pensionandi che vivono situazioni di disagio e che non hanno maturato i requisiti per poter accedere alle tutele approvate finora.

Tutto ciò considerando che secondo gli stessi lavoratori, un simile aggiustamento non andrebbe solo in favore di chi vive situazioni di disagio, ma anche dei giovani che al momento sono tagliati fuori dal mondo del lavoro a causa del blocco verificatosi nel turn over.

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