La minoranza dem non sembra intenzionata a fare sconti al governo sulla riforma Pensioni che Matteo Renzi e Giuliano Poletti hanno assicurato di voler realizzare entro il 2016 nonostante ancora continuino a prendere tempo. "Chiedo al premier - ha ribadito ieri il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano - di combattere in Europa non solo per la flessibilità dei conti, ma anche - ha sottolineato il parlamentare della minoranza del Pd - per quella delle pensioni".

Pensioni 2016, ddl flessibilità in commissione Lavoro alla Camera

Damiano caldeggia ddl 857 su cui ci sarebbe anche il consenso parlamentare della Lega nord come annunciato più volte dal leader Matteo Salvini "pur di cambiare la legge Fornero". Il ddl 857 - per la pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi e penalizzazioni decrescenti a cominciare dall'8% e la soluzione quota 41 di anzianità contributiva per i lavoratori precoci a prescindere dall'età anagrafica - torna all'esame della commissione Lavoro di Montecitorio mercoledì 24 febbraio quando è in programma la riunione del comitato ristretto su una ventina di ddl con diverse soluzioni per la flessibilità in uscita. Sembra su questo compatta, al di là degli schieramenti politici, la commissione Lavoro della Camera.

Intanto, a proposito di sistema previdenziale, interviene oggi il presidente dell'Inps Tito Boeri che avverte i giovani sul futuro delle loro pensioni.

Damiano a Renzi: combattere in Europa per flessibilità pensioni

"Quello italiano - ha detto Boeri - è un sistema pensionistico contributivo in cui contano moltissimo i contributi versati nei primi anni della carriera lavorativa.

Ma spesso i giovani - ha aggiunto il presidente dell'Inps a margine del Dies Academicus dell'Università Cattolica di Piacenza - non ne sono consapevoli. Tendono anzi - ha proseguito - a disinteressarsi a questi aspetti, bisogna invece trovare il modo per coinvolgerli di più - ha sottolineato Boeri - e spingerli verso una pianificazione finanziaria nel lungo periodo".

Oltre alla scarsa conoscenza del sistema previdenziale il presidente dell'Inps parla degli effetti negativi del scarsa cultura finanziaria. "Abbiamo un basso livello di consapevolezza finanziaria - ha detto Boeri - e questo è un problema - ha spiegato - anche sul piano della tutela del risparmio".