"Sentite, sentite deputati dei vostri privilegi ci siamo stufati": è questo uno degli slogan scanditi ieri in piazza Montecitorio da centinaia di lavoratori e lavoratrici che chiedono al Governo Renzi e al Parlamento le tanto attese modifiche alla riforma Pensioni della Fornero. Tra i cori rivolti ai parlamentari anche il classico "Vergogna, vergogna".

Lavoratori precoci in 'audizione' in commissione Lavoro a Montecitorio

In particolare, in piazza, mentre impazzano le polemiche sulle possibili decurtazioni delle pensioni di reversibilità e mentre si attendono gli interventi dell'esecutivo per l'introduzione di nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro, sono scesi i lavoratori precoci che reclamano di potere andare in pensione con 41 anni di anzianità contributiva a prescindere dall'età anagrafica e le lavoratrici che auspicano la proroga dell'opzione donna per la pensione anticipata con il contributivo fino al 2018.

La soluzione preferita, almeno per chi ha cominciato a lavorare sin da giovane età, è quella contenuta nel disegno di legge numero 857 di cui è primo firmatario il parlamentare del Partito democratico Cesare Damiano. Il ddl 857, che è già stato incardinato in commissione Lavoro a Montecitorio dove è stato abbinato ad un'altra ventina di disegni di legge per la flessibilità in uscita, prevede la pensione anticipata per tutti a partire da 62 anni con 35 anni di anzianità contributiva e penalità decrescenti a partire dall'8% ma anche al formula del pensionamento con Quota 41 di contributi per i lavoratori precoci.

Flessibilità in uscita, si punta all'approvazione del ddl 857 di Damiano

Tra i ddl abbinati al ddl 857 anche alcuni che propongono la stabilizzazione della misura sperimentale denominata Opzione donna già prorogata fino al 31 dicembre 2015 con la legge di Stabilità 2016 che però ha introdotto anche un "contatore" previdenziale che servirà a conteggiare quante entro quest'anno opteranno per questa soluzione e fino a che punto potrà essere ulteriormente estesa.

In piazza a fare sentire la loro voce sono scese anche le lavoratrici del gruppo Facebook "Opzione donna fino al 2018".

"Ci han fregato con tre riforme - ha detto la signora Irene Serra ieri ai cronisti durante la manifestazione - tutte le volte avevamo acquisito il diritto. Abbiamo iniziato a lavorare quasi tutti - ha spiegato - a 15 anni.

C'è chi ha perso il lavoro - ha aggiunto una delle lavoratrici precoci - e non raggiungerà mai la quota che dicono loro. Siamo quelli che lavoriamo di più - ha proseguito - e prenderemo di meno. Ma i loro diritti sacrosanti - ha sottolineato- i loro privilegi non si toccano". Al termine della manifestazione, una delegazione di lavoratori è stata ricevuta in commissione Lavoro alla Camera dove i parlamentari sia di maggioranza che di opposizione hanno assicurato l'impegno a portare avanti le loro istanze.