Torna a parlare della riforma Pensioni e non risparmia critiche all'ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero, il leader della Lega Nord Matteo Salvini. "La Fornero - ha detto oggi il segretario del Carroccio - è il peggio del peggio. Ha fatto una legge infame - ha aggiunto nel corso di un suo intervento a La Zanzara su Radio24 - e quando andremo al governo la faremo processare".
Pensioni, il leader della Lega attacca la Fornero ed elogia Mussolini
"Processare"? Per quale reato, hanno chiesto i conduttori de La Zanzara. "La faremo processare - ha risposto Salvini - per alto tradimento del popolo che le ha pagato lo stipendio.
Non esiste il reato? Allora - ha aggiunto - lo reintroduciamo nel codice penale". Secondo il leader della Lega Nord, Benito Mussolini durante il fascismo ha fatto anche buone cose, tra cui quelle legate alla riforma pensioni. "Sulle pensioni Mussolini - ha detto oggi Matteo Salvini - ha fatto meglio della Fornero. Introdusse - ha ricordato il segretario del Carroccio ricollegandosi alle polemiche di queste ore - la pensione di reversibilità".
Previdenza, Polverini: su reversibilità Governo Renzi non toglie i dubbi
Intanto, non accennano a placarsi le polemiche sui possibili tagli alle pensioni di reversibilità sui quali starebbe lavorando il Governo Renzi che in qualche maniera ha smentito questa ipotesi.
Ma la smentita non convince. "Sulle pensioni di reversibilità - ha commentato la parlamentare di Forza Italia, Renata Polverini - il ministro Poletti, come anche altri esponenti del Governo, in realtà - ha sottolineato - non hanno tolto dal tappeto questo dubbio. Anzi - secondo la vice presidente della commissione lavoro della Camera - lo hanno alimentato perché parlano nella migliore delle ipotesi delle pensioni di reversibilità in essere quindi - ha spiegato l'ex sindacalista ai microfoni di Teleradiopiù chiedendo un cambio di rotta all'esecutivo - si potrebbe immaginare che comunque il governo proverà a fare un'azione su quelle del futuro".
Sistema previdenziale, la Cisal: urgente riforma organica e definitiva
Critiche che arrivano oltre che dall'opposizione anche da gruppi di maggioranza oltre che dai sindacati che sollecitano un tavolo di confronto sulla riforma pensioni, a partire dall'introduzione di nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro per l'accesso alla pensione anticipata a partire da 62 anni.
"E' ora che il Governo - ha dichiarato oggi in una nota il segretario generale della Cisal - affronti in modo organico e concertato con le parti sociali i mille problemi che affliggono il sistema previdenziale e che contribuiscono - ha sottolineato Francesco Cavallaro - a deprimere l'economia del Paese".