Il governo Renzi ammette il primo grande insuccesso della Buona Scuola, ovvero la tanto conclamata eliminazione della 'supplentite'. Un'interrogazione parlamentare del Movimento Cinque Stelle, per bocca dell'onorevole Silvia Chimienti, ha messo con le spalle al muro il sottosegretario al Miur, Davide Faraone che non ha potuto fare a meno di ammettere il clamoroso 'buco nell'acqua' della legge 107 per quanto riguarda le questioni legate alle supplenze.

Supplenze docenti: Faraone ammette 'Non abbiamo risolto nulla'

Le supplenze, durante l'anno scolastico 2014/2015 furono complessivamente 115mila (100.000 fino al 30 giugno e 15mila fino al 31/8): chi pensava (il governo) che con il piano straordinario indetto dalla Buona Scuola si potesse ridurre drasticamente questo numero ha clamorosamente sbagliato, visto che le supplenze fino al termine delle lezioni sono rimaste sostanzialmente le stesse mentre sono ancora 5mila quelle disposte fino al 31 agosto.

Del resto, la 'vergogna' del pagamento in ritardo degli stipendi destinati ai supplenti deriva proprio dall''incauto ottimismo' del governo che ha clamorosamente sbagliato i propri conti.

Il numero, poi, appare soprattutto imbarazzante se teniamo conto che i docenti assunti sono cresciuti di 55mila unità, come sottolineato dall'onorevole Chimienti. Davide Faraone cerca di difendersi dalle accuse mosse dall'opposizione, affermando che un terzo di queste supplenze riguardano l'organico di fatto e che l'anno scolastico 2015/2016 è da considerarsi come un anno di transizione in attesa che la legge 107 vada a regime.

Scuola, nelle GaE ancora 45mila docenti: la scuola dell'infanzia è 'invisibile' e dimenticata

Il sottosegretario al Miur confida, inoltre, nel prossimo concorso che metterà a disposizione 63.712 posti, un concorso fortemente criticato dai docenti abilitati che vi parteciperanno: è ridicolo, infatti, che insegnanti che svolgono già da anni, se non da decenni, il proprio servizio alla scuola pubblica, debbano essere 'giudicati' ancora per poter ambire ad ottenere un'immissione in ruolo che si sono già ampiamente meritati sul 'campo'.

Nelle Graduatorie ad Esaurimento sono rimasti ancora circa 45mila precari, nonostante il mega piano assunzionale del Miur: bisogna considerare, infatti, che un terzo di questi sono precari della scuola dell'infanzia, totalmente esclusi dalle assunzioni ed 'invisibili' agli occhi di un governo che promette da mesi la riforma 0-6 anni senza aver combinato ancora nulla in proposito. Insomma, la legge 107 che doveva 'sanare' il male principale della scuola, ovvero la 'supplentite', non rappresenta, almeno fino a questo momento, la 'cura giusta'.