L’Inps, il 3 marzo con la circolare n° 47 ha dato il via libera definitivo al nuovo assegno di disoccupazione, l’ASDI. Questo nuovo ammortizzatore sociale è stato previsto dal Jobs Act di Matteo Renzi, confermato con la Legge di Stabilità 2016 e messo a punto con il decreto di riordino degli Ammortizzatori Sociali. Alcuni punti poco chiari sono stati risolti dalla circolare dell’Istituto, soprattutto quello relativo alla scadenza della presentazione delle istanze. Vediamo quindi in dettaglio cosa ha detto l’INPS, quali sono i soggetti che possono percepire l’ASDI e tutte le altre cose da sapere sul sussidio.
Circolare INPS del 3 marzo
Il nuovo ammortizzatore sociale si affianca alla Naspi ma non ne rappresenta una alternativa. Infatti, l’ASDI viene concessa a determinati soggetti, solo dopo che questi hanno già terminato di percepire la Naspi, per tutta la durata concessa. In parole povere, l’ASDI sembra essere una prosecuzione del sussidio di disoccupazione, erogata a coloro i quali, dopo aver terminato il periodo indennizzato dal sussidio per disoccupati, sono ancora senza lavoro e quindi senza reddito, cioè senza tutela. La normativa prevede che la domanda di accesso a questo ennesimo sussidio, debba pervenire all’INPS, da parte del disoccupato, entro 30 giorni dalla data in cui è finito il periodo coperto da Naspi.
Proprio questo era un punto critico del provvedimento, perché molti disoccupati hanno terminato di percepire la Naspi nel 2015 e ed il via libera alle domande è partito il giorno 11 gennaio. Come faceva un soggetto che ha terminato l’incasso della Naspi il 30 novembre, dopo la stagione lavorativa estiva, a percepire il nuovo sussidio?
La circolare su questo punto ha chiarito l’anomalia e perciò, per tutti gli eventi di disoccupazione per i quali si è terminato di percepire la Naspi, il nuovo ammortizzatore sociale potrà essere richiesto entro il 3 aprile, cioè entro 30 giorni dalla pubblicazione della circolare.
Chi può beneficiare dell’ASDI
Risolto il problema della scadenza, vediamo adesso come presentare domanda e chi può ottenere il nuovo sussidio.
Le domande, entro i termini prima citati vanno inoltrate all’INPS in via telematica attraverso la sezione servizi per il cittadino, se si dispone di Pin e credenziali di accesso oppure tramite un Patronato o professionista abilitato. La durata dell’ASDI è di massimo 6 mesi e prevede l’erogazione di un importo pari al 75% dell’ultimo assegno Naspi percepito, fermo restando il vincolo che non può essere superiore a 448 euro al mese, cioè il limite dell’assegno sociale previsto per il 2016. Per percepire la ASDI inoltre, bisogna avere almeno 55 anni di età oppure avere un minore a carico nel proprio nucleo familiare.
L’importo dell’ASDI sale in base al numero dei figli minorenni presenti nel nucleo familiare, di 89,70 euro per un figlio fino a 163,30 per 4 o più figli.
Dal punto di vista reddituale è necessario avere un indicatore della situazione economica, quindi un ISEE inferiore ad euro 5.000, riferito sempre all’intero nucleo familiare. Ultimo vincolo per l’ASDI è l’iscrizione al collocamento e la sottoscrizione al patto di servizio presso l’Ufficio di Collocamento. Bisogna cioè dichiararsi disponibili ad accettare ed intraprendere qualsiasi percorso formativo e di inclusione lavorativa e sociale previsto dagli Enti competenti così come succede anche con la Naspi.