Sui comitati di valutazione e sul bonus ai docenti meritevoli si sta consumando una vera e propria guerra tra il Miur e i sindacati. Compatti, i docenti di tantissimi istituti si stanno adoperando per non eleggere dei propri membri all'interno dei comitati, circostanza che, secondo Stefano D'Errico di Unicobas, lo renderebbe giuridicamente inefficace. In tutta Italia sono almeno 4000 su 8000 le scuole che non hanno provveduto a nominare i comitati e in venti di queste si è manifestamente votato in modo contrario alla loro formazione. Citiamo il caso dell'Istituto Balducci di Pontassieve (Firenze), quello in cui insegna “lady Renzi”.

In questo caso è stata avanzata querela contro quel dirigente scolastico che aveva tentato fisicamente ai rappresentanti del collegio dei docenti di regolarizzare il proprio no. Il dirigente in questione adesso rischia una condanna per eccesso di potere. Comitati di valutazione e bonus ai meritevoli sono oggetto dei quesiti referendari da parte dei costituzionalisti per i quali il 9 aprile prenderà il via la campagna di raccolta firme per abrogare la 107.

Il Bonus

La somma messa a disposizione per elargire questi bonus per quest'anno ammonta a circa 130 milioni di euro. Una somma irrisoria che scatenerà una guerra tra gli insegnanti considerando che il bonus che mediamente sarà nella dotazione di ogni singolo istituto sarà di 15/16mila euro lordi ad istituto.

Il che significa che a conti fatti al netto si dovranno distribuire circa la metà di questi soldi.In molte scuole questa somma è considerata salario accessorio che però, secondo il Miur, non rientra nella contrattazione. I sindacati non la pensano affatto in questo modo e di fatto hanno rotto tutte le trattative col ministero.

Comitati di valutazione

Spetta all'Unicobas il primato di posizione contro questa misura prevista dalla legge 107. Ma negli ultimi mesi il fronte sindacale si va ricompattando con il sindacato di base. Nell'ultima riunione tenutasi al Miur Gilda, Snals, Cgil, Cisl e Uil hanno lasciato il tavolo col ministero. Ora è rottura completa col dicastero guidato dalla Giannini. Il messaggio che si fa passare è quello che gli insegnanti non si piegano all' aut aut di Viale Trastevere. L'appello di Stefania Gianniniè respinto con perdite.