Tito Boeri, presidente dell'Inps, ha avanzato una proposta di pensione anticipata a 63 anni con il 3% di penalizzazione annuale che è stata criticata dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Quest'ultimo si trova nettamente in opposizione in materia di tagli alle Pensioni a causa delle penalizzazioni perché 'bisogna vedere se poi la gente ha da vivere' e ha affermato che 'prima di toccare le pensioni bisogna pensarci centocinquanta volte'.

Tiziano Treu auspica più opzioni per la flessibilità in uscita

Tiziano Treu, ex ministro del Lavoro, ha dichiarato che la soluzione migliore è lasciare un ventaglio di opzioni ai lavoratori che sono interessati alla pensione anticipata.

Innanzitutto, è sicuramente positivo consentire di scegliere di quanti anni anticipare il pensionamento; poi il prestito pensionistico e il part-time per gli ultimi anni di lavoro possono essere soluzioni valide per una flessibilità in uscita sostenibile. Treu ha anche fatto considerazioni interessanti sulla proposta di Cesare Damiano: una penalizzazione del 2% sarebbe una buona soluzione per i lavoratori che si vedrebbero ridotti soltanto in maniera lieve gli assegni pensionistici, mentre penalizzazioni del 3% o 4% intaccherebbero notevolmente le pensioni. Inoltre, non è nemmeno un problema di sostenibilità per lo Stato perchè anche con una penalizzazione inferiore, è vero che ci sarebbe una perdita di liquidità iniziale, che però sarebbe recuperata nel medio- lungo periodo per via di assegni pensionistici più bassi.

Il problema vero è quello di non andare a tagliare le pensioni dei lavoratori che desiderano andare in pensione prima.

La Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati ha fatto anche il punto sulla proposta di legge sulla quota 41 senza penalizzazioni per i precoci e ha stabilito che non c'è ancora un Disegno di Legge condiviso, nonostante sia ampio il consenso su questa iniziativa.

Sono molti gli esponenti politici che sostengono la causa dei lavoratori precoci, a cominciare dall'ex ministro Fornero e dal Segretario Provinciale della Lega di TriesteNord Pierpaolo Roberti.

Il vicepresidente della Commissione Lavoroalla Camera, Walter Rizzetto, ha auspicatol'estensione di opzione donna anche agli uomini (ad esempio quelli non sposati)in quanto hanno fatto le stesse cose delle donne durante la loro vita lavorativa ed è giusto che possano scegliere di andare in pensione prima, seppure con una riduzione dell'assegno pensionistico.