Tra le varie ipotesi di riforma pensionistica sembra prendere corpo l'ipotesi del prestito pensionistico. Sono tanti i lavoratori (700.000 dal 2012 al 2015) che negli ultimi 4 anni si sono trovati senza un lavoro e in mobilità. Il sottosegretario del Welfare Massimo Cassano apre a questa soluzione spiegando che il governo starebbe studiando una soluzione proprio per i lavoratori disoccupati privi di ogni ammortizzatore sociale. Il prestito pensionistico èuna proposta di legge presentata dai Dem che consentirebbe ai lavoratori, con almeno 55 anni, di accedere ad un sostegno economico.
Il progetto riguardaquei lavoratori a cui mancanonon oltre 5 anniper maturare i requisiti per la pensione. Il disegno di legge prevede la possibilità di ottenere unprestitopari a circa762 euro al mese.Questa ipotesi potrebbe essere fattibile e si tratterebbe quindi di uno strumento limitato che riguarderebbe solo questa categoria di lavoratori. Il prestito pensionistico potrebbe essere inserito in via sperimentale senza avere un grosso esborso per le finanze pubbliche.
I costi della flessibilità
Ma quanti sono i costi reali della flessibilità pensionistica? Secondo uno studio dell'Inps elaborato dal coordinamento statistico dell'Istituto i costi potrebbero variare tra i 3,6 e i 7,5 miliardi di euro.
Queste proiezioni riguardano solo i lavoratori autonomi, privati e iscritti alla gestione separata. Il numero dei cittadini che potrebbero accedervi sono quantificabili tra i 209mila e i 366mila e si ipotizza, tra 10 anni, un onere per lo Stato tra i 7,5 e i 14 miliardi di euro.
Riscatto dei periodi non lavorati.Ci sono tantissimi lavoratori che hanno visto la loro vita lavorativa dipendere da lavori stagionali.
Tra un'occupazione e l'altra questi periodi rimanevano privi di contribuzione e quindi non utili per il calcolo degli anni per la pensione. Adesso, riferisce il sito Pensioni Oggi, è possibile recuperare questi buchi contributivi effettuando dei versamenti volontari. Grazie all'art. 7 del Decreto Legislativo 546/1996 è possibile riscattare i periodi mancanti pagando il relativo valore contributivo. Questi periodi di vacatio non rischierebbero di essere perduti. Per ulteriori informazioni sulle pensioni cliccate Segui in alto a destra.
