Quello della riforma Pensioni continua ad essere uno dei temi che più agitano il dibattito politico, economico e sindacale dopo una miriade di promesse del Governo Renzi, ma anche le continue frenata e le marce indietro, sulla flessibilità per l'uscita anticipata dal lavoro e sull'aumento delle pensioni minime. Mentre resta ancora da risolvere definitivamente la questione degli esodati, i lavoratori più penalizzati dalla legge Fornero, rimasti praticamente senza lavoro e senza pensione che adesso, ormai dopo anni di battaglie, rivolgono un appello al premier e leader del Pd Matteo Renzi.

Previdenza, lettera degli esodati al premier

"Ad oggi - si legge nella lettera inviata dalla Rete dei comitati esodati al presidente del Consiglio - di quei 49.500, oltre 24.000 esodati restano ancora non salvaguardati, esclusi - viene sottolineato - da ogni possibilità di deroga. Si rende indispensabile - è l'appello degli esodati al capo dell'esecutivo - un urgente ottavo provvedimento di salvaguardia". Vengono criticate le scelte in materia di politica economica e previdenziale di Palazzo Chigi e si chiede "la restituzione immediata - si legge nella lettera della Rete esodati - delle economie del Fondo esodati usate per scopi ben diversi - viene sottolineato - dalle salvaguardie". La stessa richiesta era stata avanzata dal presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, della minoranza dem i questo momento più che mai in "lotta" con i renziani del Pd dopo l'intervento dei giorni scorsi di Massimo D'Alema.

Pensione anticipata, contrasti nel Pd di Renzi

Ma sulla questione esodati così come sulla flessibilità per la pensione anticipata a partire da 62 anni il premier sembra fare orecchie da mercante. Renzi sulla questione previdenziale aggiunge promesse su promesse ma di fatto continua a rinviare il tanto atteso intervento per modificare la riforma pensioni Fornero.

Tra le ultime promesse del premier quella dell'aumento delle pensioni minime ma non subito perché le casse dello Stato al momento non lo consentono, per questo l'esecutivo resta in attesa di capire quale altra flessibilità del decifit l'Europa potrà concedere all'Italia. Chi sperava in un provvedimento ad hoc sulle pensioni, così come era stato annunciato anche da diversi ministri, molto probabilmente rimarrà deluso. La sede individuata dal governo per ritoccare la riforma Fornero dovrebbe essere la legge di Stabilità 2017 secondo le ultime notizie giunte nei giorni scorsi da Palazzo Chigi.