Ormai la legge Fornero viene attaccata tutti i giorni e la stessa ex ministro ha più volte detto che deve essere modificata. Boeri è convinto che con una penalizzazione del 3% all'anno si può mandare in pensione tanti lavoratori. L'importante, per il Presidente dell'Inps, è che questo avvenga a breve per dare la possibilità ai giovani di trovare una occupazione. I tre sindacati CGIL, CISL e UIL chiedono al governo di aprire un tavolo di confronto e, non ricevendo risposta, hanno deciso di fare una mobilitazione il 2 Aprile con la quale sollecitare Renzi.

Anche il segretario provinciale della Lega Nord, Pierpaolo Roberti, durante una intervista su una emittente locale TELEQUATTRO ha perorato la causa dei lavoratori precoci. Roberti si è presentato in TV indossando una delle magliette dei lavoratori precoci sulla quale era scritto " Quota 41 " e ha proseguito spiegando il disagio di chi ha iniziato a lavorare in giovanissima età.

Renzi

Giorno dopo giorno le richieste di revisione della legge aumentano ma Renzi, come avverte il sottosegretario Zanetti, è preso da altre esigenze. Dopo aver eliminato la tassa sulla casa adesso deve trovare i soldi per l'Irpef e servono soldi per bloccare l'aumento dell'IVA. E inoltre lo scoglio più duro da superare è l'UE che non vuole accettare il discorso programmatico sulle Pensioni flessibili che prevede un iniziale esborso da parte dello Stato seguito da un recupero costante negli anni successivi.

Al momento le pensioni sono l'unica sicurezza che il governo ha per recuperare il debito pubblico. Ma non si può chiedere sempre ai pensionati di tassarsi per dare stabilità all'Italia e il denaro deve essere ricercato anche in altre direzioni. Una lotta maggiore all'evasione fiscale e una più lucida limitazione degli sprechi nel pubblicoporterebbero un miglioramento delle casse italiane.

Ad ogni buon conto Renzi ha preso ulteriormente tempo dicendo che se ne riparlerà con la nuova legge di Stabilità. E, praticamente, è saltato un'altro anno.

Le buste arancioni

Prosegue la pubblicizzazione delle buste arancioni. Boeri è convinto che gli italiani debbano sapere quanto sarà la loro pensione. Il segretario della UIL Carmelo Barbagallo però non è d'accordo.

Secondo Barbagallo, e la cosa sembra essere credibile, le buste di Boeri non sono affidabili perché ogni anno vengono proposte modifiche al sistema pensionistico. Per questo motivo le simulazioni lasciano il tempo che trovano. Inoltre fare una simulazione, a chi ha pochi anni di lavoro, conta ben poco visto che gli importi formulati non tengono conto di quello che sarà, nel tempo, il costo della vita. In ogni caso sia Boeri che Barbagallo invitano Renzi a sbrigarsi perché la situazione è insostenibile.