Le Pensioni flessibili sono una misura fattibile senza pesare nuovamente sui conti dell'Inps. Lo torna ad affermare il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, intervenuto nella serata di ieri alla trasmissione televisiva "di Martedì" del canale La7. A chi critica la proposta di pensionamento anticipato a partire dai 62 anni con la quota 97, l'esponente democratico risponde che "si può ottenere il risultato sostanzialmente a costo zero, perché in primo luogo c'è un abbassamento dell'assegno pensionistico del 2% all'anno (quattro anni sono quindi -8%)".

Questo significa che di fatto l'impatto della misura tende a neutralizzarsi nel corso del tempo, perché "i costi sono nei primi 4 anni di anticipo, poi quell'assegno più basso è un risparmio per i successivi 20 anni". L'ex Ministro del lavoro sottolinea anche che la misura non ha nulla da spartire rispetto a quanto già fatto con l'opzione donna, chiedendo di non fare confusione perché si tratta di un provvedimento completamente differente, perciò è da evitare qualsiasi timore rispetto ad eventuali ricalcoli contributivi della mensilità o a penalizzazioni dell'assegno di portata elevata.

Riforma pensioni 2016, quota 97 va fatta perchésostenibile

Stante la situazione, l'On Damiano risponde alle critiche in studio sulla presunta impraticabilità della quota 97 per via dei costi, ritenuti da alcuni commentatori come eccessivi.

"Io sono pronto a dimostrare, conti alla mano, che il costo iniziale viene compensato dal risparmio di 20 anni", spiega il Parlamentare. Ma sullo sfondo vi è anche l'urgenza della misura per motivi di welfare, visto che la flessibilità previdenziale può agire come un importante misura di sostengo nei confronti di quei lavoratoriche restano improvvisamente senza impiegoin età avanzata.

"Aggiungo che noi abbiamo persone che perdono il lavoro a 61 anni e quelle persone divengono disoccupate. Dovremo comunque dare l'assistenza a quelle persone".

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