Pensione anticipata quattro anni prima dei requisiti anagrafici richiesti attualmente dalla legge Fornero e senza penalizzazioni, no alla proposta di Tito Boeri sulla riforma Pensioni che prevede la flessibilità con tre anni d'anticipo ma dal 3 al 9% di penalizzazione sul trattamento previdenziale. E' questa, in generale, la linea dei sindacati Cgil, Cisl e Uil che si preparano per la mobilitazione unitaria già convocata per il 2 aprile prossimo in tutte le regioni d'Italia per sollecitare al Governo Renzi l'introduzione di nuovi meccanismi per l'uscita anticipata dal lavoro e l'accesso al prepensionamento, in modo da lasciare così anche nuove opportunità occupazionali per i giovani.
Il segretario generale della Cgil critica la proposta di Boeri per la pensione anticipata
"Continua ad essere sullo stesso - ha detto il leader della Cgil commentando il piano Boeri - schema della legge Fornero". Il presidente dell'Inps è entrato ieri nel dettaglio di questa nuova proposta dopo aver discusso della riforma pensioni con il presidente del Consiglio e segretario del Partito democratico. Matteo Renzi si è detto "preoccupato" per la finanza pubblica e proprio per questo, per modificare seppur in parte la legge Fornero, si punta a trovare forme sostenibili di flessibilità e saranno inevitabili le penalizzazioni sugli assegni previdenziali contro cui si fa sentire forte la voce delle organizzazioni sindacali.
La Camusso ha spiegato come le proposte avanzate ieri da Boeri in'intervista pubblicata sul Corriere della Sera indichino che il lavoro "è per tutti uguale e che l'unica variabile - ha affermato il leader della Cgil - è l'aspettativa di vita e se esci prima vieni penalizzato".
Pensioni, Susanna Camusso a Cernobbio in vista della mobilitazione del 2 aprile prossimo
I sindacati insistono invece per i prepensionamenti senza nessuna penalità visto che lavoratori e pensionati hanno già pagato, chiedono la pensione a Quota 41 di anzianità contributiva per i lavoratori precoci che hanno cominciato a lavorare prima degli altri, più tutele previdenziali per chi svolge lavori usuranti, mentre resta da capire quali dati darà il "contatore" di estensione donna per una ulteriore possibile proroga, c'è chi spera fino al 2018.
"Noi - ha spiegato Susanna Camusso ieri a margine del Forum di Confcommercio a Cernobbio - proponiamo che i lavori non siano tutti uguali, perché chi lavora in cantiere - ha aggiunto il segretario del sindacato rosso - non fa la stessa cosa di chi lavora dietro a una scrivania". Queste le richiesta della Cgil in linea con Cisl e Uil ma anche con la minoranza del Pd di Renzi che comunque, attraverso il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano, sostenendo la piattaforma unitaria dei sindacati, sembra essere ottimista sulla riforma pensioni. "La proposta di flessibilità - ha detto ieri il parlamentare di 'Sinistra è cambiamento' - si sta facendo forza".