Una notizia non veritiera, apparsa su una nota testata, aveva gettato nel panico molti docenti; erroneamente era stato scritto che gli abilitati con Pas erano esclusi dal concorso docenti. Ovviamente non è così, a dimostrazione di più di quanto sia stata intempestiva l'interrogazione del deputato del Pd Francesco Scalia al Ministro Giannini in cui chiedeva di prendere in considerazione l'ipotesi di un canale diretto di assunzioni. Vero è che i Tfa, oggetto dell'interrogazione di Scalia, avevano sostenuto dei percorsi formativi con una prova finale che poteva essere tranquillamente equiparata ad una procedura concorsuale.
Ma tale privilegio andrebbe esteso anche agli abilitati col Pas, avendo anch'essi sostenuto un esame finale alla presenza di un ispettore del Miur. Fatto sta, l'interrogazione di Scalia ha sollevato un vespaio di polemiche delle quali non se ne sentiva certo la mancanza.
L'equivalenza contestata tra Tfa e Pas
E' contenuta nel bando del concorso pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 26 febbraio la disposizione mediante la quale la procedura concorsuale è riservata esclusivamente agli abilitati dal 2012 in poi. Già da qui i docenti abilitati col Pas possono verificare e dunque tranquillizzarsi circa il fatto che anch'essi sono ammessi al concorso in questione. In questo il governo li equipara perfettamente, laddove in altre discussioni si punta il dito sulla discriminante della prova preselettiva che conferirebbe maggior valore ai Tfa.
A leggere il bando questa circostanza non sembra emergere, fatta salva la tabella di valutazione titoli che riserva ai Tfa un maggior punteggio rispetto ai Pas. Il senatore senatore Scalia ha avuto una imperdonabile amnesia che ha scatenato diverse polemiche tra i docenti ed anche in ambito parlamentare.
Silvia Chimienti
Anche la pentastellata ha avuto modo di contestare il senatore ricordando il voto espresso in Senato a luglio, ai tempi dell'approvazione della 107.
Dopo aver messo in guardia i docenti dalle dichiarazioni formulate in Senato, lo attacca esclamando con che faccia, docenti non abboccate. Il concorso per Pas e Tfa è ormai una realtà acclarata e validata dalla stessa legge 107 che si vorrebbe abrogare. Piuttosto andrebbe presa in considerazione una fase di transizione che veda un piano quinquennale di immissioni in ruolo per scorrimento dalle graduatorie di istituto rivolta sia a loro che ai colleghi laureati in Sfp e ai diplomati magistrali.