Le ultime novità sulla riforma delle Pensioni 2016 hanno segnato soprattutto la fine del dibattito sulle pensioni d'oro: esse non possono essere 'ritoccate' con il metodo contributivo perché si andrebbe incontro ad un aumento dell'assegno e non a un suo taglio; l'Inps, dunque, esclude che sia utile proseguire in quella direzione. Nel frattempo, proseguono le vertenze dei singoli gruppi di pensionandi che continuano a far sentire la propria voce: gli esodati proseguono la propria battaglia per un'ottava salvaguardia che tuteli gli ultimi circa 23mila lavoratori che sono rimasti ancora senza reddito né pensione; i lavoratori precoci, dopo un fine settimana importante scandito da una serie di presidi e manifestazioni pubbliche, hanno avuto una convocazione dai sindacati per costruire un percorso comune; infine, le donne che chiedono la possibilità di accesso all'Opzione hanno dato già avvio in passato ad un percorso giudiziario di class action contro l'Inps.

Accordo precoci-sindacati? Ultime novità riforma pensioni 2016

Secondo quanto riportato sull'attivissimo gruppo Facebook 'Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti', la vertenza di questa tipologia di pensionandi prosegue attraverso una convocazione da parte dei sindacati confederali in vista della costruzione di un percorso comune che porti alla proposta di una riforma pensioni che mandi in soffitta la legge Fornero. Questa convocazione, che risulta essere un altro passo in avanti nella lotta che, dal basso, i precoci stanno costruendo giorno dopo giorno, arriva dopo un fine settimana molto importante: sabato, infatti, i comitati locali dei precoci hanno manifestato dinanzi alle sedi Rai di alcune delle città più importanti d'Italia, mentre nella giornata di domenica, essi sono stati presenti a piazza San Pietro durante la messa del Papa.

Si tratta di un gruppo molto tenace e che sta provando tutte le strade possibili per far sentire la propria voce al governo Renzi: la piattaforma che si vuole costruire con i sindacati potrebbe forse essere un'opportunità importante, anche se per il momento l'esecutivo sembra interessarsi poco alla vicenda.

Parte la class action: ultime novità riforma pensioni e Opzione donna

Anche ledonne, che hanno chiesto per mesi di risolvere la questione della 'finestra mobile' che di fatto 'blocca' la possibilità di accedere alla pensione tramite il beneficio dell'Opzione Donna, hanno deciso in passato di passare all'azione attraverso unaclass actioncontro l'Inps.

L'Opzione Donna costituisce un meccanismo di uscita anticipata dal mondo del lavoro mediante un ricalcolo dell'assegno con il metodo contributivo: per potervi accedere bisogna aver maturato 35 anni di contribuzione e avere 57 anni (o 58 per le autonome) e 3 mesi d'età. Il pressing dei comitati, comunque, prosegue con una serie di iniziative, anche di vicinanza con altre vertenze 'affini', come quelle dei precoci e degli esodati, ma non è ancora chiara quale potrà essere la strada che il governo intenderà prendere. Peraggiornamenti su Opzione donna, precoci e pensioni,cliccatesu'Segui'in alto sopra l'articolo.