La settimana appena conclusa torna a vedere protagoniste le richieste dei Comitati territoriali degli esodati, ovvero di quei lavoratori che sono rimastitagliati fuori dalle tutele previdenziali a causa dell'improvviso irrigidimento dei requisiti anagrafici e contributivi voluto con la legge Fornero del 2011. Dai Comitati sono arrivate nuove richieste al Presidente del Consiglio in merito all'avvio di un'ottava salvaguardia, che possa finalmente tutelare i circa 24000 soggetti ad oggi ancora esclusi dalle tutele di welfare. "Ci attendiamo che nell'immediato siano utilizzati tutti gli ulteriori risparmi dei precedenti provvedimenti di deroga, salvaguardando le persone mancanti all'appello" spiegano i rappresentanti dei lavoratori, sottolineando come accantonamenti destinati in precedenza alla tutela di queste situazioni di disagio siano stati invece utilizzati per altre finalità, come ad esempio l'ampliamento della notax area per chi è già in quiescenza.

Riforma pensioni 2016, resta necessario anche un intervento sui ricongiungimenti

Nel frattempo, resta alta l'attenzione anche sul nodo delle ricongiunzioni onerose, che di fatto continuano a precludere il pensionamento a coloro che non possono permettersi il costo del riscatto. La questione riguarda quei lavoratori che hanno dovuto cambiare settore di impiegonel proprio percorso di carriera, un evento che di fatto ha realizzato una situazione contributiva caratterizzata dall'attivazione di posizioni in diverse gestioni previdenziali. Sul punto sta lavorando la Commissione lavoro della Camera, che ha fissato a brevein agendaun'audizione conMinistro del lavoro Polettiper discutere delle proposte legislative di riforma del settore.

Sbloccare le ricongiunzioni vorrebbe dire favorire il pensionamento di molti lavoratori che attorno ai sessant'anni di etàavrebberoaccumulato i requisiti previdenziali per la pensione anticipata, ma che non possono uscire dal lavoro proprio in virtù degli elevati costi di ricongiunzione dei contributi.

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