Venerdì prossimo, 18 marzo 2016, sciopero nelle scuole del personale ATA, che aderisce alla giornata generale di proteste che vedrà manifestazioni in tutta la penisola con forti disagi anche nel settore dei trasporti. Lo sciopero del personale scolastico ATA comporterà inevitabilmente dei forti disagi per le scuole: vediamo le motivazioni della protesta.

Lo sciopero Scuola del 18 marzo 2016 indetto dal personale ATA è stato proclamato da Feder ATA con un comunicato del presidente Giuseppe Mancuso in cui si chiariscono i (tanti) motivi che hanno portato la categoria a incrociare le braccia nella giornata di sciopero generale nazionale.

Tra le motivazioni dello sciopero del personale della scuola abbiamo la retribuzione non proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro, la totale mancanza di considerazione della categoria nella riforma Buona Scuola del governo Renzi, la volontà di vedere rinnovato il contratto collettivo nazionale del lavoro e l'immissione di personale nei posti vacanti.

Gli ATA protestano inoltre contro il transito dei docenti inidonei o tecnico-pratici perdenti posto nei ruoli di assistenti amministrativi-tecnici, protestano per il passaggio in area AS dei collaboratori scolastici e per la non-assegnazione del bonus da 500 euro alla categoria ATA, rimasta esclusa dal provvedimento, contro le pressioni che il personale amministrativo deve subire a seguito della riduzione dell'organico e al divieto di incaricare dei supplenti, per la cancellazione delle norme sui servizi di controllo e pulizia esternalizzati con recupero dell'organico dei collaboratori scolastici messi da parte (si parla di oltre 11800 soggetti).

Tra gli altri motivi per lo sciopero scuola del personale ATA del 18 marzo 2016 presenti nel documento elaborato da Feder ATA abbiamo poi la contrarietà alla figura tanto discussa del preside-sceriffo.

Allo sciopero scuola del 18 marzo parteciperanno anche gli insegnanti?Benché non vi siano notizie e comunicazioni ufficiali su cui fare affidamento, l'ipotesi che alcuni insegnanti possano decidere di non svolgere la normale attività scolastica è senz'altro plausibile, ma si resta comunque nel caso delle scelte personali.

È facile prevedere che l'adesione del personale ATA, data anche l'aria che si respira online tra gli appartenenti alla categoria,sarà molto alta: ennesima, giusta conseguenza delle frustrazioni che continuano ad attanagliare il personale del mondo scolastico italiano.