Dopo avervi parlato di una significativa petizione contro il concorso a cattedra, vi diamo comunicazione sugli ultimi aggiornamenti riguardanti ilmondo della Scuola. Oggi, 1° marzo, si è laureato presso l'Università degli Studi di Palermo un uomo che si trova ai vertici del Miur. Si tratta diDavide Faraone, sottosegretario e collaboratore della Giannini nelle scelte del Ministero. Un uomo che quindi avrà dato probabilmente il suo contributo a numerose iniziative, a programmi e a riforme riguardanti il sistema scolastico. Ma vediamo cosa è successo e qual è stata la reazione dei docenti.

Davide Faraone e il suo titolo di studio

L'Università degli Studi di Palermo, in particolare il Dipartimento di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali, ha comunicato tempo fa, come potete vedere dall'immagine principale, i candidati ammessi alla sessione di laurea dell'1/03/2016. Tra gli studenti spicca il nome di Davide Faraone che oggi, 1° marzo, ha sostenuto l'esame di laurea nella sessione pomeridiana, precisamente alle 15:30. Faraone si è laureato in Scienze Politiche con una tesi dal titolo 'Giuseppe Antonio Borgese: fede letteraria e politica di un siciliano illustre'. Il sottosegretario del Miur ha quindi conseguito il titolo di studio a 40 anni con voto 106/110.

Se si guarda il suo profilo, visualizzabile sul sito del Miur, era già stato notato che non si faceva riferimento alla sua formazione.

Infatti, l'incipit partiva, quasi subito, dalla sua carriera politica. Wikipedia, invece, aveva indicato come titolo di studio quello di perito chimico. Inoltre, precedentemente era stata già ampiamente criticata la forte discrepanza che intercorreva tra il ruolo che andava a ricoprire e la mancanza di un titolo ad hoc in suo possesso; come ad esempio nell'articolo del 'Corriere del Mezzogiorno', datato 18/12/2014, il cui sottotitolo riportava la seguente dicitura: 'Da studente fuori corso a viceministro dell'Istruzione'.

La reazione dei docenti

La notizia che sta circolando in rete, ovvero cheDavide Faraone si è laureato, ha determinato una tempestiva reazione del corpo docente. Sui social gli insegnanti hanno ritenuto che non sia accettabile che Faraone non solo si trovi a svolgere un incarico di grandissima importanza, ma che abbia chiesto, insieme a tutto l'apparato in cui collabora, delle referenze che lui in primis non aveva.

Ai docenti, infatti, sono stati richiesti titoli studio, abilitazioni, master, corsi di lingua straniera e tanto altro ancora per poter svolgere la loro amata professione.È il caso ad esempio dei docenti abilitati che a breve dovranno affrontare un concorso negli stessi ambiti in cui sono stati ampiamente valutati. A tal proposito gli stessi avevano avviato una petizione in cui chiedevano l'accesso direttamente in GaE. In questo modo il concorso scuola sarebbe stato aperto ai giovani in possesso del solo titolo di studio. In tal senso vi ricordiamo che l'Anief si è dichiarato pronto al ricorso per i non abilitati e che l'avv. Leone ha espresso quali sono i profili di illegittimità.