Pier Paolo Baretta,sottosegretario all'economia e finanze,ripropone le affermazioni del sottosegretario della Presidenza del Consiglio Nannicini, circa la flessibilità in uscita. Durante la giornata di studio e di confrontosvoltasi alla Camera dal titolo “Contrattazione e rappresentanza – La via maestra del dialogo” il sottosegretario ha ribadito che l’introduzione della flessibilità in uscita è nell’agenda del Governo, ma è prevista solo nellaprossima legge di stabilità. Baretta si trova d'accordo sul fatto che si ritenga che il pensionamento anticipato debba essere considerato come una "risposta sociale ed economica" per favorire il ricambio generazionale.Il confronto dovrebbe iniziare però da subito, con l'esame degli aspetti economici per verificarne la loro ricaduta sui conti dello Stato.

Il sottosegretario inconclusione del suo intervento ha sostenuto ”Penso che entro quest’anno ci siano le condizioni per arrivare ad una soluzione”.

Cgil, Cisl e Uil uniti contro il governo, manifestazioni al 2 aprile

Le tre confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno ufficializzato che sabato 2 aprile è prevista una mobilitazione generale con manifestazioni in diverse piazze d'Italia per portare avanti la questione previdenziale, considerato l'atteggiamento "fuggiasco" del governo sulle Pensioni. Difatti, affermano i responsabili nazionali ”Il governo non ha ancoraapertoilconfronto sul tema pensioni". Ricordiamo che i sindacati nella loro piattaforma unitaria chiedono all'esecutivo del premier Matteo Renzi modifiche sostanziali e strutturali al sistema previdenziale.

Lenorme della legge Fornerocosì come sono strutturate non danno certezze e non garantiscono le fasce più deboli dei lavoratori ma anche le giovani generazioni, sempre più escluse e penalizzate per l'accesso nel mondo del lavoro. Oggi c'è bisogno di flessibilità in uscita e pensione anticipata con 41 anni di contributi, senza aggancio automatico all’attesa di vita, come previsto nel disegno di legge 857 del partito democratico, il cui primo firmatario, lo ricordiamo, è Cesare Damiano, presidente della Commissione lavoro della Camera.

Damiano insiste: l'anno 2016 deve esserel'anno della riforma della Fornero

Damiano, del resto,ha più volte ribadito che il 2016dovrà essere ricordato comel’anno dellaflessibilità previdenziale. Ma non solo. L'anno in corso dovrà essere risolutivo anche per le questioni rimaste ancorain sospeso come quella degli esodati, per i quali c'è bisogno di un'ottava salvaguardia;delpensionamento anticipato delle donne,rimaste fuoridall'Opzione Donna;dei lavoratori precoci in attesa della quota 41 a loro favorevole, come prevista nel ddl Damiano-Baretta-Gnecchi, che giace nei cassetti governativi dal 2013.

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