Sono due i dibattiti fondamentali intorno alla riforma Pensioni 2016 che si intenderebbe mettere in campo: in primo luogo, la questione dell'uscita flessibile dal mondo del lavoro e al suo interno di dipanano le vertenze dei lavoratori precoci e dell'Opzione Donna – le ultime notizie rivelano che in Parlamento è in atto uno scontro sulla possibile estensione del beneficio anche agli uomini; in secondo luogo, la questione del contrasto alla povertà, intorno alla quale si agitano gli spettri di un possibile riordino delle prestazioni assistenziali e previdenziali (tra cui la pensione di reversibilità) – su questo punto, le ultime notizie arrivano da un Rapporto di 'Itinerari previdenziali', il quale sottolinea come l'Italia si configuri, a causa dell'elevata evasione fiscale, come un paese pieno di 'poveri benestanti'.

L'Opzione Donna anche per gli uomini: ultime notizie riforma pensioni oggi 1° marzo

Le ultime notizie sui nodi riguardanti la riforma pensioni 2016riguardano una polemica scoppiata tra Walter Rizzetto (ex-M5S), il vicepresidente della Commissione Lavoro alla Camera, e la senatrice del Partito Democratico, Erica D'Adda. Tutto sarebbe iniziato nel momento in cui la senatrice avrebbe mostrato la sua contrarietà all'estensione dell'Opzione Donna anche agli uomini, dal momento che non servirebbe a riformare realmente la legge Fornero ma soltanto a creare nuovi privilegi e nuove complessità in un sistema già di per sé contraddittorio e complesso. La risposta di Rizzetto è stata piuttosto dura: ha sottolineato innanzitutto il fatto che la D'Adda non si sia mai realmente impegnata in prima persona per una riforma delle pensioni che stemperasse i rigori della Fornero e poi ha ricordato come anche gli uomini possono trovarsi in situazioni di difficoltà nel lavoro alla pari delle donne.

Nel frattempo, è giunta anche la notizia che, in collegamento a Ballarò da Milano, vi saranno non soltanto i lavoratori precoci ma anche le rappresentanti dei comitati per l'estensione dell'Opzione Donna al 2018. Insomma, la battaglia mediatica prosegue.

I dati sulla povertà e le ultime notizie riforma pensioni oggi 1° marzo

Intanto, sono stati resi noti dei dati importanti sul problema della 'povertà' in Italia, i quali avranno sicuramente un impatto sui dibattiti per la riforma delle pensioni. Si tratta del Rapporto del 2016 di 'Itinerari previdenziali', a cura di Alberto Brambilla, i cui risultati puntano il dito soprattutto contro l'evasione fiscale: se è vero che l'aumento della povertà è un problema in Italia, è anche vero che molti dei cosiddetti 'poveri' sono coloro che non dichiarano tutto quello che percepiscono e che, spesso, ci si trova nella condizione di assistere ad un aumento della 'povertà benestante'.

Secondo i dati diffusi, a pagare le tasse sarebbero soltanto 31 milioni di italiani, il che farebbe pensare che nel nostro paese la metà dei cittadini vivrebbe a carico di qualcun altro: il commento di Brambilla ai dati, però, non è considerato condivisibile dai diretti interessati non ovviamente sul nodo dell'evasione fiscale, ma sul fatto che, a partire da questi dati, viene ritenuto inutile un intervento sulla povertà o di riforma delle pensioni, perché il problema starebbe invece nel fatto che i cosiddetti ricchi pagano troppe tasse per mantenere i 'poveri benestanti'. Insomma, si mette in discussione il principio della redistribuzione dei redditi e il concetto stesso di assistenza e previdenza. Per aggiornamenti su pensioni e questione povertà, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.