Il concorso a cattedra 2016 sarebbe stato organizzato in maniera frettolosa e potrebbe impantanarsi, questo in parole povere il giudizio della FLC-Cgil che è tornata a farsi sentire sulla questione dopo un lungo silenzio. La questione riguarda essenzialmente due punti che vengono considerati fortemente interconnessi tra di loro: in primo luogo, il fatto che il concorso così come è stato organizzato e pensato apre il fianco a molte grane di carattere giudiziario, il che potrebbe portare a conclusioni impreviste e a difficoltà procedurali; in secondo luogo, il ritardo nell’emanazione non può che portare al caos, il prossimo 1° settembre non ci sarà alcuna certezza nelle assunzioni a discapito della continuità didattica e dei propositi della ‘Buona Scuola’.

A mancare è una visione d’insieme, dal momento che i dati forniti dalla FLC-Cgil parlano di circa 60mila supplenze annuali distribuite quest’anno, sintomo che la carenza di personale è alta e poteva essere affrontata in maniera razionale e lineare attraverso un piano di assunzioni.

I nodi contraddittori del concorso a cattedra 2016

La polemica della FLC-Cgil insiste soprattutto su un punto: gli errori commessi dal governo Renzi nell’intero percorso della legge 107 del 2015 e del concorso a cattedra 2016sono imputabili alla mancanza di confronto con i sindacati. Il sindacato, infatti, avrebbe potuto ‘aiutare’ il governo ad avere una visione d’insieme del problema più concreto e connesso con la realtà; le domande che il sindacato si pone riguardano alcuni nodi fondamentali: innanzitutto, ci si chiede come abbia fatto il Miur a non intuire che un bando congeniato in questa maniera poteva aprire il fianco ad iniziative giudiziarie (dato anche il precedente del 2012, non troppo lontano) – il riferimento è ai ricorsi al TAR per l’ammissione dei semplici laureati non-abilitati; ci si chiede, inoltre, come abbia fatto il Ministero a non tenere conto della norma che prevede una riserva di posti all’interno dei concorsi pubblici per coloro che hanno 36 mesi di servizio.

La FLC-Cgil ricorda, su quest’ultimo punto, che a maggio vi sarà la sentenza della Corte Costituzionale, la quale potrebbe cambiare le carte in gioco.

La proposta della FLC-Cgil per il concorso a cattedra 2016

Il comunicato del sindacato si chiude con una proposta concreta per quanto riguarda il concorso a cattedra 2016a partire da due punti fondamentali:

  • il primo è la richiesta di un piano di stabilizzazioni da mettere in campo nei prossimi anni, in maniera tale da ripensare la funzione del concorso a cattedra all’interno del sistema dell’istruzione italiano;
  • il secondo è la richiesta di incontro con le Commissioni Cultura congiunte del Senato e della Camera per discutere insieme nuovi modelli di reclutamento dei docenti.

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