Mancano solamente quindici giorni all'inizio delle prove scritte per il prossimo concorso ma la macchina organizzativa del Miur rischia, sempre di più, di incepparsi in maniera imbarazzante. Le polemiche che hanno invaso la rete social, e più in generale l'opinione pubblica, riguardanti i 'compensi elemosina' per i commissari, non accennano a placarsi, anzi. Così come viene riportato dal sito di 'Repubblica', anche i presidi scendono in campo, protestando vivacemente contro il governo Renzi.

Ultime news scuola, mercoledì 13 aprile 2016: dalla Sicilia, parte la rivolta dei presidi

La rivoluzione parte, questa volta, dalla Sicilia e a promuoverla sono proprio i dirigenti scolastici della Trinacria che hanno aderito immediatamente alla denuncia promossa da Giampiero Finocchiaro, dirigente dell'Istituto comprensivo Lanza di Carini, provincia di Palermo.'Si parla quasi sempre di docenti, di genitori e di alunni, riferendosi ai problemi scolastici - denuncia il preside - ma i dirigenti scolastici e il personale Ata vengono spesso dimenticati'.

Giampiero Finocchiaro si chiede come mai un governo che abbia dimostrato di voler puntare sul miglioramento professionale della Scuola, finisca poi per elargire un misero compenso a tutti coloro che, in qualità di presidenti delle commissioni, verranno chiamati ad un compito così importante come quello di selezionare i migliori docenti.

DS not for sale: 'Come Presidenti di commissione, siamo chiamati a selezionare i migliori docenti'

Una protesta, quella lanciata da Finocchiaro, che ha raccolto adesioni non solo dalla Sicilia ma da altre regioni italiane come Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Lazio, Campania e Calabria, con tanto di creazione di una pagina Facebook dedicata e intitolata 'DS not for sale', ovvero i 'Dirigenti Scolastici non sono in vendita'.

'I compensi - denuncia Finocchiaro - sono stati ulteriormente tagliati rispetto all'ultimo concorso'. Senza tener conto dell'altissima probabilità di essere denunciati qualche candidato bocciato. In più, la legge 107 ha aumentato enormemente i carichi di lavoro (e di conseguenza le responsabilità) dei dirigenti scolastici a fronte di uno stipendio di gran lunga inferiore rispetto a quello percepito dagli altri dirigenti dello Stato.