Le novità al 13 aprile sull'opzione donna e sulla spinosa tematica concernente l'aspettativa di vita giungono dalle ultime dichiarazioni di Landini (Fiom) e dell'onorevole Pd Maria Luisa Gnecchi, ospiti ieri sera del conduttore Floris. Per Landini sarebbe ora di approfondire seriamente il rapporto tra aspettative di vita e tipologia di lavoro svolto. Per la Gnecchi, se la riforma Fornero non dovesse andare incontro a modifiche, si rischierebbe di vedere andare buona parte delle donne in pensione a 70 anni. L'unica alternativa a cui attualmente ambiscono lelavoratrici iscritte ai gruppi Facebook 'opzione donna ultimo trimestre 57-58' e 'opzione donna proroga al 2018' pur di sfuggire alla 'famigerata' riforma Fornero è l'estensione della legge sperimentale 243/2004, seppur molto penalizzante in termini di assegno ultimo.

Sui delicati temi sopra citati e sui contenuti emersinel Documento di economia e Finanza (DEF)abbiamo deciso di confrontarci con l'onorevole Davide Baruffi (Pd) che ringraziamo per il tempo dedicatoci.

Def 2016, Baruffi soddisfatto parzialmente

In una sua precedente intervista ci aveva detto "ritengo cheil modo più chiaroper dare un segnale forte e credibile al Paese sia quello di mettere la previsione sulla flessibilità in uscita nel DEF"; Si ritiene soddisfatto dei contenuti del Documento di Economia e Finanza presentato dal Governo?

Il segnale è arrivato. Naturalmente si tratta di un primo passo, un altro metro conquistato per passare dalle dichiarazioni agli atti di programmazione, che sono poi quelli che contano.

Ora quel segnale va rafforzato, consolidato. È compito del Parlamento indicare con più nettezza questo impegno nella risoluzione finale che chiuderà l'esame del DEF. Proveremo a irrobustire il passaggio sulla flessibilità in uscita per meglio circostanziare l'impegno del Governo

Opzione donnao rischio pensione a 70 anni, le insidie della Riforma Fornero

Ieri sera Maria Luisa Gnecchi, intervenuta a DiMartedì, ha detto che se la manovra Fornero non cambierà vi è il rischio che tutte le donne vadano in pensione a 70 anni".

Cosa ne pensa di questa affermazione e quale potrebbe essere la soluzione, meno indolore, per le donne?

È una considerazione oggettiva quella dell'on. Gnecchi. È un dato di fatto che le donne, avendo carriere di lavoro più discontinue e più povere, versino meno contributi e restino quindi indietro. È uno dei diversi aspetti per i quali la manovra Fornero ha doppiamente penalizzato le donne rispetto agli uomini.

Per correggere ci sono diverse strade in questo caso. Da un lato rimuovere l'asticella fissata dalla legge, ma più in generale bisogna riconoscere, anche ai fini previdenziali, gli anni che le persone dedicano alla cura. Alla maternità anzitutto, ma anche all'assistenza dei familiari.

Aspettativa di vita va differenziata in base ai mestieri svolti

Landini, ha detto, che sarebbe importante agire per cambiare la riforma Pensioni specie per quanto concerne l'aspettativa di vita che dovrebbe considerare anche la differenza e la durezza tra i lavoro svolti. Dello stesso parere Titti di Salvo;lei cosa ne pensa del meccanismo previdenziale associato all'aspettativa di vita?

Come tutte le cose, in termini di principio, ha una sua logica.

Purtroppo non si è tenuto conto dei diversi lavori che le persone svolgono e come questi incidano sulla reale aspettativa di vita. Lo riconosce anche Bankitalia, non solo la Fiom. Inps dispone dei dati reali, misurando concretamente la durata dei periodi pensionistici in relazione alle diverse professioni. Ci aiuti a costruire un sistema equo, che non faccia la media del pollo tra chi ne mangia due e chi digiuna.