Pensioni, governo nella bufera. Le novità ci portano all'analisi sul Def proposta da Il Sole 24 Ore, un'analisi in cui ad avere tra virgolette la peggio è il governo di Matteo Renzi, il quale starebbe pensando adad una riforma che razionalizza le prestazioni di natura assistenziale e previdenziale introducendo il principio definito di universalismo selettivo. È quanto si legge nel capitolo intitolato 'Contrato alla povertà e welfare'. In sostanza, ritorna di stretta attualità la polemica sui possibili tagli alle pensioni di reversibilità, tagli che erano stati in precedenza bollati dal premier come fantasie dei giornalisti e degli avversari politici, accusati di attaccare l'esecutivo per indebolirne l'immagine in vista delle elezioni amministrative, un'immagine che effettivamente verrebbe rovinata agli occhi di migliaia di vedove/i qualora venissero loro toccati gli assegni di reversibilità percepiti all'indomani della morte del proprio coniuge.

Cesare Damiano torna all'attacco

Riforma pensioni, tra flessibilità e beffa reversibilità. Cesare Damiano è tornato ad attaccare il governo sul Def, il documento di economia e finanza, al cui interno, sottolinea il presidente della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, è riportato nuovamente il passaggio tanto criticato nei mesi scorsi, un passaggio che riporta la volontà di tagliare le pensioni di reversibilità, denuncia tra l'altro mossa anche dai sindacati, che sono già sul piede di guerra, pronti ad una nuova imponente manifestazione in data 19 maggio (il giorno 22 di questo mese ricordiamo scendono in piazza i lavoratori precoci). Damiano ha ribadito la propria contrarietà a questa misura, confermando i propositi già sottolineato a suo tempo, ovvero la cancellazione attraverso un emendamento delle poche righe di testo incriminate sia all'interno della Delega sulla povertà sia, a questo punto, nel Def, ricordando tra le altre cose le parole di Matteo Renzi e degli altri rappresentanti del governo di qualche mese fa, quando avevano allontanato lo spettro di qualsiasi taglio agli assegni previdenziali di reversibilità erogati a vedove e vedovi in Italia, consigliando al premier e ai ministri di essere più attenti quando vengono redatti i testi dei provvedimenti.

La presa di posizione di Damiano è chiara, netta, come quella avanzata da Tito Boeri nei giorni scorsi, con il presidente dell'Inps, come riporta sempre La Stampa, contrario a qualsiasi provvedimento ulteriore sulle pensioni di reversibilità, ribadendo come sia stato già effettuato in passato un provvedimento attraverso cui si sono tagliate le percentuali per chi percepisce assegni superiori a tre volte il minimo.

Intanto sono ancora sul piede di guerra i lavoratori precoci all'indomani del post pubblicato da Walter Rizzetto, parlamentare del partito Fratelli d'Italia dallo scorso marzo, un post nel quale viene denunciata la totale assenza nel Def di una misura a sostegno di questa speciale categoria, rivolgendo il suo pensiero ai quota 96 e alla proroga opzione donna, inseriti come hashtag insieme a quota 41, l'intervento richiesto dai precoci e contenuto nella proposta di legge 857 di Damiano, su cui i lavoratori precoci continuano a puntare, 'martellando' il governo con numerose manifestazioni e interventi in televisione, dove il dibattito sta ottenendo una rilevanza sempre maggiore. Che cosa ne pensate sulla questione delle pensioni di reversibilità?