Nella seconda parte dell'intervista, abbiamo, inoltre, chiestoa Francesco Flore, portavoce del Comitato esodati, quali fossero le proprie idee circa le dichiarazionidel viceministro dell'Economia Enrico Zanetti che da sempre afferma che la priorità del Governo, in ambito previdenziale, dovrebbe essere quella di tutelare in primis i senza reddito. Gli esodati, essendo coloro che attualmente risultano senza pensione e senza lavoro, concordano ovviamente in toto con l'affermazione di Zanetti, ma, ci spiega Francesco Flore, il Governo non deve tralasciare le altre spinose questioni rimaste irrisolte.
Il pensiero è rivolto ai lavoratori precoci e alle donne che da tempo si battono per chiedere una revisione completa della riforma Fornero. I primi per ottenere la quota 41, ossia la possibilità di accedere alla quiescenza senza penalizzazione con 41 anni di contributi versati, indipendentemente dall'età anagrafica. Le seconde per poter avere la proroga dell'opzione donna, che consentirebbe loro di accedere anticipatamente alla pensione seppur col sistema contributivo. Eccovi le sue parole.
Concordi con Zanetti, prima i senza reddito, ma non resti fuori nessuno
Siete d'accordo, trovandovi in questa situazione, con l'affermazione di Zanetti che ritiene che la prima misura correttiva alla riforma Fornero dovrebbe riguardare i senza reddito o ritenete vi dovrebbe essere una misura atta a tutelare tutti i lavoratori indistintamente?
Siamo totalmente d’accordo con Zanetti che con quell’affermazione si riferiva proprio a noi “esodati” ed è proprio lui che ha affermato che la soluzione del nostro dramma deve essere “prepriorità” per il Governo.
Ricordiamo infatti che gli “esodati” sono tutti coloro che hanno perso il lavoro entro il 31.12.2011 o, entro tale data, avevano firmato accordi che lo prevedevano anche successivamente. Ne rimangono 24.000 ai quali occorre dare sollecite ed immediate risposte come ribadiremo al presidio del 22: Ottava Salvaguardia Subito per i 24.000 esodati esclusi!
Ma riteniamo si debbano dare anche risposte ai precoci, alle Pensioni di vecchiaia delle donne, alle donne che chiedono la proroga della cosiddetta Opzione Donna. Tutte tematiche che devono trovare una giusta collocazione nell’agenda del Governo che ha il dovere di dare risposte concrete ed urgenti.