Sempre acceso il dibattito sulla riforma Pensioni, nello specifico grande fermentosui social per l'avvicinarsi del presidio indetto per il 22 aprile davanti alla sede del Mef da Cgil, Cisl e Uil e dagli esodati, acui prenderanno parte anche i lavoratori precoci per rivendicare le loro richieste. I lavoratori tra i più colpiti dalla Riforma previdenziale del 2011 richiedono la concessione dell'ottava salvaguardia, chepermetterebbe di risolvere il dramma delle oltre 24 mila famiglie rimaste escluse dalla precedente e la Quota 41 per i lavoratori precoci insita nel Ddl 857 di Damiano.Nello specifico dopo aver intervistato Roberto Occhiodoro,abbiamo sentito Francesco Flore, portavoce della Rete dei Comitati Esodati che ci ha assicurato che il pressing nei confronti del Governo proseguirà finché non verranno mantenute le promesse fatte.
Presidio 22 aprile: richieste ed obiettivi
- Il22 aprile vi sarà un presidio dinanzi al Mef organizzato con Cgil ,Cisle Uil, può dirci quale l'obiettivo di tale ulteriore manifestazione? Quali in sintesi le vostre richieste al Governo?
Ad oltre 50 mesi dall’entrata in vigore di quella nefasta manovra finanziaria del 2011 ed a distanza di sette provvedimenti di salvaguardia volti a sanare il grave errore compiuto da quella manovra che ha provocato l’emergenza sociale degli “esodati”; saremo in piazza per chiedere la definitiva cancellazione di quell’errore. Un errore che ha lasciato nel limbo dell’incertezza e dell’angoscia decine di migliaia di famiglie abbandonate senza alcun reddito e senza pensione.
Nonostante quelle 7 “toppe” ne rimangono esclusi ancora 24.000 che noi chiediamo vengano salvaguardati con un ottavo provvedimento. 24.000 famiglie italiane che hanno diritto al loro futuro ed alla restituzione del loro costituzionale diritto alla pensione. Il 22 aprile, con il sostegno di tutte le Organizzazioni Sindacali, chiederemo pertanto che: - Governo e Parlamento chiudano sollecitamente, e prima dell’estate, la vertenza esodati approvando immediatamente un Ottavo provvedimento, per TUTTI i 24.000 “esodati” esclusi dalle precedenti sette.
- l’INPS provveda a dare sollecite risposte ai beneficiari della 7’ salvaguardia provvedendo a redigere il Report sui numeri dei sette provvedimenti di deroga finora approvati; - il MEF provveda immediatamente a restituire i 941 milioni indebitamente sottratti al Fondo Esodati. - la Commissione Lavoro della Camera predisponga sollecitamente la proposta dell’Ottava salvaguardia, per la quale chiediamo vengano sentiti, i Comitati della “Rete degli Esodati”, riservandola esclusivamente agli “esodati” esclusi dalle prime sette, ed eliminando tutte le condizioni restrittive che hanno negato il diritto a numerosi aventi di loro.
- il Governo dimostri la volontà politica, più volte manifestata, di chiudere la vertenza “esodati” ,ritenuta “preprioritaria” rispetto alle altre, sostenendo ed approvando sollecitamente tale proposta.
- Cosa ne pensate del decreto firmato da Poletti che dà il via libera al part time agevolato? la manovra a vostro avviso è o meno un passo verso la flessibilità in uscita?
Potrebbe anche esserlo, ma siamo piuttosto scettici perché è un passo del tutto insufficiente che non dà risposte esaustive al grave disagio sociale. Infatti oltre alla emergenza sociale degli “esodati” quella manovra ha provocato un forte disagio socialead altre categorie di lavoratori. Lavoratori quali i precoci, le donne alle quali è stata fortemente penalizzata la pensionedi vecchiaia spostandola, in una notte, di oltre 6 anni, i lavoratori addetti a lavori usuranti.
Lavoratori (gli “esodati”, purtroppo un lavoro non ce l’hanno più da ben prima del 2011!) ai quali occorre dare risposte serie e concrete e rimaniamo convinti che la risposta più valida, per questi lavoratori sia la proposta di legge n. 857 a firma dell’On. Damiano e Gnecchi. E’ una proposta che sosterremo con determinazione e ci auguriamo venga approvata al più presto e comunque entro l’anno.