Visto il rovente dibattitointorno alla Riforma Pensioni e a quanto emersonel DEF, abbiamo deciso diconfrontarci conTitti Di Salvo, componente della Commissione Lavoro alla Camera, per sapere la sua opinione in merito alle ultime affermazioni di diversi esponenti politici, quali Rizzetto, Simonetti, Damiano e Giacobbe. Eccovi le sue parole.
Riforma pensioni, Titti di Salvo (Pd): intenzione del Governo di agire sulla legge Fornero
Nel documento di Economia e Finanza (DEF) approvato dal CDM si legge: "Il Governo valuterà, nell'ambito delle politiche previdenziali, la fattibilità di interventi volti a favorire una maggiore flessibilità nelle scelte individuali, salvaguardando la sostenibilità finanziaria".
Per Damiano e Giacobbe buona, anche se cauta,l'apertura dell'esecutivo nei confronti della flessibilità in uscita. Per Simonetti e Rizzetto il Governo ha illuso gli italiani e nel DEF non vi è traccia concreta di misure a favore di quota 41, precoci, proroga opzione donna. Lei come valuta i contenuti del DEF relativi al comparto previdenziale?
Nel DEF c'è una affermazione netta sull'intenzione del governo di cambiare le modalità di uscita dal lavoro. Non è certo il DEF il documento nel quale descrivere nel dettaglio la traduzione di tale intenzione. Né in ogni caso sarebbe serio anticipare le opzioni possibili prima di una verifica seria della loro fattibilità. È però importante sottolineare come quella intenzione corrisponde ad un giudizio sulla legge Fornero perché annuncia un nuovo cambiamento delle sue norme.
Se in questo caso nel DEF si afferma la volontà di agire per favorire "flessibilità nelle scelte individuali" verso la pensione , nella legge di stabilità già alcuni cambiamenti sono stati realizzati, anche in questo caso conseguenti al giudizio sugli effettivi negativi della legge Fornero. Infatti nella legge di stabilità 2016 è stata definita la settima salvaguardia per i lavoratori e le lavoratrici esodati, la definitiva cancellazione delle forti penalizzazioni previste sempre dalla stessa legge per chi va in pensione anticipata entro il 2017 con meno di 62 anni, la sperimentazione della possibilità negli ultimi 3 anni di lavoro di lavorare a part time con versamento contributivo pieno.
La legge di stabilità poi contiene scelte ulteriori per correggere effetti negativi di norme o circolari precedenti: dal superamento dell'impossibilità di riscattare sia il periodo di laurea che i congedi parentali alla possibilità di accedere a "opzione donna" per le lavoratrici dipendenti con 35 anni contributi e 57 anni e tre mesi di età al 31 dicembre 2015 (se autonome 58 anni e tre mesi) con un "contatore" che monitora i risparmi nell' utilizzo della norma finalizzati alla proroga del meccanismo oltre il 2015.
È sempre nella stessa legge di stabilità è stata innalzata la no tax area per i pensionati . Esiste cioè una forte sensibilità al tema previdenza e la convinzione che l'equilibrio finanziario del sistema previdenziale possa e debba coesistere con l'equilibrio sociale del sistema. In questo senso il giudizio del governo sugli aspetti negativi di norme preesistenti è la premessa degli interventi correttivi fin qui realizzati e da realizzare : dalla legge Fornero alla trasformazione in onerose delle ricongiunzioni dovute al governo Berlusconi nel 2010. Non è pleonastico ricordare come quegli interventi a seconda di come si realizzano necessitino di coperture , se non nel lungo periodo nel breve periodo, e della non ostilità dell' Europa.
Per questo è bene procedere con serietà e rigore ma con una direzione di marcia netta. E d'altra parte in tutti i conti e bilanci, in quelli politici e in quelli economici , occorrerà anche aggiungere il vantaggio dell'uscita dal sistema previdenziale di persone in là negli anni: per i giovani a cui si aprirebbero di più le porte delle assunzioni; per le imprese pubbliche e private alle prese con l'innovazione di processo e di prodotto; per l'intero sistema paese.