E' di ieri mercoledì 27 aprile, il comunicato del Miur che hafirmato lo stanziamento di 10 milioni di euroimmediatamente disponibili per il progetto la "Scuola al centro", che si propone di tenere aperte le scuole d'estate con l'obiettivo ambizioso dicombattere la dispersionescolastica econtrastare il disagio sociale. Questa notizia ha creato sin da subito l'agitazione dei docenti; vediamo maggiori dettagli riguardo alle città coinvolte e le attività da svolgere.
La "Scuola al centro": città coinvolte e attività da svolgere
L'idea del progetto denominato ‘La Scuola alcentro’,intende porre al centro dell'attenzione le scuole periferiche ad alta dispersione scolastica delle città di: Napoli, Roma, Palermo, Milano.
L'allargamento del progetto a tutto il territorio nazionale è stato rimandato a settembre,quando verranno coinvolte altre 5000 scuole.Il progetto in questione prevede che le scuole periferiche delle su elencate città possano esserefrequentate dai ragazzi e dai genitori nei mesi estivi di luglio ed agosto, oltre che nel pomeriggio, al sabato e nei giorni di vacanza. Il ministro Stefania Giannini sottolinea che "le periferie sono i centri del futuro...spetta a noi, alla scuola raccoglierle e farle emergere”. Le istituzioni coinvolte in questo primo finanziamento del progetto saranno circa 700, ognunacon un budget di 15.000 euro; saranno aperte dal primo luglio.
Quali attività si svolgeranno?
Non è ancora chiaro quali docenti saranno impegnati (se titolari di contratti a tempo indeterminato o determinato)in queste attivitàoltre i tempi canonici della didattica.
Sono chiari invecei progetti che dovranno svolgere.
I progetti dovranno riguardare uno o più dei seguenti ambiti tematici:
- autoimprenditorialità;
- attività musicali, sportive e conoscenza del territoriodi appartenenza e di incentivazione alla cittadinanza attiva;
- laboratori artistico-espressivi;
- promozione dell’inserimento del cinema e del teatro a scuola;
- diffusione della lettura.
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