Il tanto odiato test di medicina 2016 ha visto la candidatura di un numero inferiore di partecipanti rispetto agli anni precedenti. Probabilmente è anche una dimostrazione del malcontento che ruota attorno a questo sistema selettivo, che piace ogni anno di meno. Il test di medicina a numero chiuso è stato sempre più spesso nella bufera giudiziaria a causa di ricorsi per le ingiustizie e lo svolgimento poco corretto. Non sarebbe ora di cambiare le cose? Il ministro Stefania Giannini ne parla dal momento in cui si è insediata al Miur, ma a conti fatti non è ancora cambiato nulla.

Che speranze ci sono? Il sito Skuola.net ha intercettato il professor Marco Mancini, capo dipartimento del Miur, e ha chiesto informazioni al riguardo. Cosa ha risposto Mancini?

Abolizione deltest di Medicina? 'Il Miur ci sta lavorando'

Secondo Mancini, il Miur non ha mai smesso di studiare soluzioni alternative al test di medicina per l'accesso a numero chiuso alla rispettiva facoltà. Ha assicurato che il ministro Giannini non ha affatto cambiato idea sul disporre un'accesso col metodo alla francese, ovvero permettere di accedere a tutti alla facoltà di medicina per il primo anno e predisporre un test di sbarramento ad anno concluso. Anche in questo caso, l'esame non sarà certo più semplice di quello attuale, ma verterebbe su argomenti che si sono studiati nel corso dell'anno accademico.

Il test di sbarramento si potrebbe ripetere solo due volte, dopodiché bisognerebbe dire addio alla facoltà per sempre. L'aspetto positivo è che in questo modo tutti avrebbero almeno una possibilità di tentare. Secondo quanto dice il capo dipartimento del Miur, il ministero ha sondato il terreno per capire l'opinione generale in proposito, parlando con studenti, associazioni e organizzazioni universitarie.

Ha ricordato che per poter cambiare le cose, è necessario modificare la legge e ha poi chiarito che il Miur ha intenzione di preservare lo stesso il numero programmato. É anche vero che al momento il Miur ha diversi grattacapi da risolvere, ciò non toglie che sarebbe ora di portare a termine una promessa fatta anni fa pubblicamente.