Pubblicate ieri in GU le nuove regole per i tirocini di accesso alla professione forense. Cosa cambia per chi vuole diventare avvocato? Vediamo il nuovo quadro in sintesi, come da informazioni presenti nella Gazzetta Ufficiale del 19 maggio 2016

Tirocini avvocati: 18 mesi, 6 presso un avvocato, minimo 20 ore settimanali

Per riassumere il nuovo quadro normativo per i tirocini di accesso alla professione forense iniziamo dalla durata complessiva: il tirocinio dovrà durare almeno 18 mesi, periodo che dovrà risultare ininterrotto, altrimenti il periodo compiuto "rimane privo di effetti".

Resta fondamentale la frequenza presso lo studio di un avvocato, sotto supervisione di un avvocato, per un periodo di sei mesi o più; ai tirocinanti è richiesto un impegno di almeno 20 ore settimanali.

Chi lo desidera può svolgere questi sei mesi o più in una delle altre forme accettabili secondo la legge (presso uffici giudiziari, presso università), ma in ogni caso rimane fondamentale svolgere l'attività per un periodo continuato di sei mesi o più presso un avvocato iscritto all'ordine, o presso l'avvocatura dello Stato. Resta inoltre fondamentale la frequenza ai corsi di formazione previsti dalla legge.

Anticipare sei mesi durante gli studi e/o svolgere il tirocinio all'estero

Le nuove regole per i tirocini degli avvocati, in vigore, lo ricordiamo, dal prossimo 3 giugno 2016, permettono di svolgere un semestre di tirocinio già durante il proprio percorso di studio universitario.

Entro il 3-6-2017 il Consiglio Nazionale Forense stipulerà una convenzione quadro con i presidi delle facoltà di legge italiane per disciplinare nel dettaglio la possibilità di tirocinio per gli studenti dell'ultimo anno. Ma ci sono diversi parametri da rispettare.

Il tirocinante dovrà frequentare lo studio legale per un minimo di 12 ore settimanali, dovrà comunque seguire i corsi di formazione obbligatori, dovrà essere in pari con gli esami di profitto e possedere un certo numeri di crediti in determinate materie (in altre parole non potrà svolgere il tirocinio anticipato se non avrà sostenuto una serie precisa di esami).

Per concludere, chi lo vorrà potrà svolgere un tirocinio semestrale in un altro paese dell'UE. Il periodo di attività sarà considerato ai fini dell'accesso alla professione forense a patto che ne venga fatta comunicazione al consiglio dell'ordine trasmettendo dati relativi al legale e allo studio presso cui si intende svolgere il tirocinio, per il quale in seguito sarà necessario presentare documentazione che attesti l'attività svolta.