In arrivo il decreto del Governo Renzi che prevede la valutazione deidipendenti della Pubblica Amministrazione sulla base del merito e della produttività. Saranno utilizzate delle vere e proprie pagelle e le retribuzioni saranno legate al punteggio raggiunto da ciascun dipendente statale: ma solo uno su quattro, ovvero il 25 per cento dei dipendenti del pubblico impiego, percepirà il premio per intero, ovvero coloro che sono considerati i più meritevoli. Ma è allarmante la possibilità che uno statale su quattro non solo non percepirà alcun premio, ma in alcuni casi rischierà di vedersi tagliato lo stipendio anche nella misura del 40 per cento.

Pubblica amministrazione: dalla valutazione degli uffici a quella degli statali

La notizia è stata data, proprio nel giorno della festa del Lavoro, da Il Messaggero che riporta lo stato dei lavori della riforma della Pubblica amministrazione portata avanti dal ministro Marianna Madia. Con la riforma a pieno regime il Governo Renzi attuerà la ridefinizione delle norme relative alla valutazione degli statali, includendovi anche i dirigenti. E ci si avvarrà di vere e proprie pagelle che riporteranno i giudizi di ciascun impiegato pubblico, previa determinazione di chi dovrà svolgeree in che modo il compito di assegnare i punteggi. Un progetto che ha visto un ulteriore tassello di avvicinamento all'obiettivo di un nuovo modello di valutazione e di meritocrazia nella votazione del decreto approvato lo scorso venerdì 29 aprile a Palazzo Chigi relativo alle "valutazioni delle performance" dei pubblici uffici sulla base di obiettivi determinati dal Governo sia dinatura economica cheorganizzativa.

Premio di valutazione del merito degli statali: ecco a quanto ammonta il bonus

Presumibilmente durante l'estate l'Esecutivo approverà la riforma Madia riguardante, però, proprio i dipendenti pubblici. E le pagelle che si introdurranno, determineranno la classifica dei più meritevoli che otterranno il premio di merito. Non a pioggia, come avvenuto già in passato, ma secondo un criterio che stabilisca in maniera precisa chi ha diritto al bonus e chi no.

Infatti, si farà ricorso a quanto previsto già dalla legge Brunetta del 2009 secondo la quale il 25 per cento degli statali che si trovano in cima alla classifica riceverà il premio al 100 per cento, la fascia intermedia, pari al 50 per cento degli statali, percepirà solo la metà del bonus, mentre un quarto degli statali non percepiràalcun salario accessorio.