Il concorso docenti 2016 è iniziato realmente il 28 aprile con il primo giorno delle prove scritte. Fin dall'inizio sono state numerose le critiche rivolte a quello che, Renzi e Giannini, hanno definito come una riforma del sistema scolastico. Le critiche non sono solo state mosse da esponenti politici avversari del premier, ma anche dagli stessi docenti. In molti hanno definito questo concorso una truffa, così come è stato definito iniquo il trattamento rivolto ad alcuni docenti non abilitati. Le ultime problematiche inerenti al concorso docenti 2016 riguardano il contenuto dei quesiti ed il tempo a disposizione, che è risultato limitato.

Le problematiche sorte sono inerenti alla difficoltà dei quesiti: i docenti dovevano rispondere a domande complicate; alcune di esse prevedevano la produzione di elaborati quali lezioni. Suddividendo il numero di quesiti per il tempo a disposizione – 150 minuti – si evince che per lo svolgimento di ogni quesito ognuno dei partecipanti aveva a disposizione una media di 18 minuti.

Prove scritte: le problematiche riscontrate

I partecipanti al concorso docenti 2016, che hanno già sostenuto le prove scritte nei giorni scorsi, hanno spiegato di avere riscontrato non poche difficoltà. I quesiti posti sono risultati essere più difficili di quanto preventivato: ai docenti veniva chiesto, in più di un quesito, di impostare una lezione su argomenti complessi che richiedevano maggiore cura e più tempo a disposizione.

Il risultato è stato quello di vedere docenti costretti ad esplicare argomentazioni delicate e necessarie di un approfondimento maggiore, in un lasso di tempo limitato. I partecipanti hanno provato a rispondere a tutte le domande cercando di essere quanto più esaustivi e precisi possibile. Le critiche sono state avanzate anche per le domande in lingua straniera: i docenti hanno asserito che il livello dei quesiti era C – secondo il QCER – e non B2, come invece preventivato dal Miur.

I due quesiti in lingua inglese erano a risposta multipla: i candidati dovevano scegliere quale tra le opzioni date fosse quella corretta. Molte risposte risultavano abbastanza simili tra di loro e riconoscere quale fosse quella giusta è stata un'impresa per alcuni partecipanti. Buona parte di quest'ultimi ha lamentato di non essere sicuro delle risposte date, visto il livello di inglese con il quale i quesiti erano costruiti.