Le angoscianti e tormentate testimonianze sul concorso docenti 2016 continuano. Ogni giorno i candidati sugli appositi gruppi Facebook raccontano la loro esperienza. Mancanza di griglie di valutazione, di commissari, di software che non funzionano correttamente e che, a volte, comportano la cancellazione di intere risposte che devono essere riscritte sempre nei 150 minuti prestabiliti dalbando del concorso Scuola. Ovviamente, in questo modo, il candidato non solo è fortemente penalizzato, ma rischia di non concludere l'intera procedura per cause esterne alla sua persona.

La lettera di una docente di italiano

Silvia Chimienti del M5S ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la lettera di una docente abilitata TFA per le cdc di italiano, storia e geografia alle medie e alle superiori. L'insegnante racconta 'l'assurda esperienza' in relazione alla prova scritta del concorso docenti, una selezione 'improvvisata e insensata'.

Il 2 maggio l'insegnante ha sostenuto la prova computer based in una scuola di Benevento. Al termine della prova, quando ormai mancavano solo 17 minuti, alla candidata si è bloccato improvvisamente mouse, tastiera e timer.Per questo, ha chiestol'intervento del tecnico in aula che ha spento il pc. Purtroppo quando il computer si è riavviato delle sue risposte non c'era traccia e ricompariva la schermata iniziale con i 150 minuti a disposizione.

A quel punto la preside, su indicazione del Cineca, ha suggerito di ripetere la prova del concorso scuola.

La candidata si è ovviamente rifiutata: 'Non sarei stata in grado da un punto di vista fisiologico oltre che umano, date le modalità e i tempi assurdi della prova'. Da sottolineare che i carabinieri si sono rifiutati di intervenire.

Al momento l'insegnante, dopo aver verbalizzato quanto accaduto, attende notizie dal suo avvocato. Non per sua colpa, ma per incompetenza altrui, per mancanza di una corretta organizzazione e formazione, l'insegnante si trova ora a non aver sostenuto il concorso docenti 2016. Verrà penalizzata per questo? Intanto, la sua lettera si conclude così: 'E poi Renzi dice che dobbiamo stare sereni!'.

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