Si concludono oggi, martedì 31 maggio, con lo svolgimento della prova riservata ai candidati per la Scuola dell'infanzia, gli scritti 'computer based' per il concorso docenti. E' stato, senza dubbio, un mese travagliato per il Ministero dell'Istruzione, costretto a respingere gli attacchi provenienti da ogni parte in merito all'opportunità e soprattutto alla regolarità della maxi selezione.

Ultime news concorso scuola, 31 maggio: oggi infanzia, molti candidati primaria hanno rinunciato

Intanto, come pubblicato sul numero odierno di 'Italia Oggi', c'èda registrare il forfait di un numero considerevole di candidati per la scuola primaria: alla prova, svoltasi ieri, si è presentato solamente il 71 per cento degli insegnanti che avevano inoltrato domanda.

Evidentemente, molti docenti che inviarono istanza sia per la primaria che per l'infanzia, hanno ritenuto opportuno operare una scelta, visto che il calendario ha posto le due prove a distanza di un solo giorno.

La rinuncia di molti candidati per la primaria fa scendere la percentuale di partecipanti effettivi al concorso all'81 per cento: per quanto riguarda le classi di concorso dove si è registrato il più alto tasso di partecipazione, si possono citare lo spagnolo, l'enogastronomia e le scienze meccaniche (circa il 97 per cento). Pochissima l'incidenza dei candidati ammessi in virtù di un'ordinanza cautelare favorevole del Tar, solamente 51 candidati in tutto, anche se si dovranno ancora sciogliere i nodi legati alle migliaia di ricorsi presentati in Tribunale.

Miur smentisce voci su illeciti: 'Non è possibile collegarsi da remoto'

Intanto, il Miur ha seccamente smentito la notizia circolata, nelle ultime ore, con insistenza sui social in merito ad un software PC in grado di collegarsi a distanza con i computer delle sedi d'esame: secondo il dicastero di Viale Trastevere non sarebbe possibile, infatti, utilizzare i PC da remoto essendo scollegati dalla rete.

Del resto, molti candidati hanno espresso il loro scetticismo sulla possibilità che il sistema possa essere così vulnerabile e che qualcuno abbia potuto davvero 'hackerare' i PC, intrufolandosi all'interno degli elaborati.