La NASpI è il nome del vecchio sussidio di disoccupazione. Chi rimane senza lavoro, come i precari della Scuola, ha la possibilità di avvalersi di questa forma di aiuto che lo Stato eroga. Non equivalente ad un reale compenso lavorativo, viene percepito in maniera ridotta rispetto allo stipendio, è temporanea e non conferisce la stessa valenza della possibilità di svolgere un lavoro continuativo, può realmente rappresentare un valido aiuto per chi si trova in una situazione di stallo lavorativo. Di seguito riportiamo le informazioni peculiari. Vediamole.

La NASpI: cosa sapere

La NASpI è un'indennità di disoccupazione che può essere erogata a chi si ritrova senza lavoro. Triste realtà del nostro tempo riguarda anche i docenti con contratti precari. Al termine dell'anno scolastico molti si ritrovano con un contratto risolto e possono quindi avere necessità di avanzare tale richiesta. Vediamo i requisiti necessari per accedervi:

  • è rivolta ai solo soggetti disoccupati che abbiamo effettuato la dichiarazione di disponibilità immediata per svolgere altra attività lavorativa;

  • i disoccupati devono avere svolto nei quatto anni precedenti al periodo di disoccupazione almeno 13 settimane di lavoro retribuito;

  • i disoccupati devono avere svolto almeno trenta giorni di lavoro retribuito nell'anno precedenti al periodo di disoccupazione.

La NASpI viene erogata solo a chi è rimasto senza lavoro per motivi che precludono dalla sua volontà (non valgono nemmeno risoluzioni avvenute per accordo di ambo le parti).

Ci sono specifiche necessarie da apportare in merito, in caso di chiusura del rapporto di lavoro possono essere riconosciute le seguenti condizioni, opportunamente documentabili:

- pagamenti mancati;

- situazione di mobbing o molestie;

- spostamento della sede di lavoro senza motivazione;

- situazione di disagio psico-lavorativo.

E' possibile percepire la NASpI anche per donne che sono in maternità e che in seguito a situazioni sopra elencate presentino dimissioni volontarie o siano licenziate. Le condizioni persistenti permettono l'erogazione del sussidio a partire da 300 giorni prima della data indicata come quella del parto fino ad arrivare ai dodici mesi successivi alla nascita del bambino.

La NASpI non potrà essere erogata per una cifra superiore ai 1.300 euro e il suo valore viene ottenuto sommando tutte le retribuzioni percepite negli ultimi quattro anni e dividendo le stesse per le settimane di lavoro svolto effettivamente; infine, il valore ottenuto viene moltiplicato per il montante 4,33.