Con quanti anni di anticipo si potrà andare in pensione riscattando gli anni del corso di laurea? La domanda è pertinente per l'investimento, in termini economici, che ciascun contribuente in possesso della laurea potrebbe pensare di compiere riscattando gli anni di studi universitari. L'invio delle buste arancione da parte dell'Inps ai lavoratori italiani, infatti, se da un lato tende ad informare i contribuenti della propria pensione futura, dall'altro sta provocando una certa preoccupazione per l'età di uscita da lavoro con la pensione di vecchiaia o, in determinate condizione, con quella anticipata.

Conviene riscattare la laurea per andare in pensione prima?

Il Corriere della Sera ha pubblicato le previsioni di pensione futura di un'insegnante con data di nascita ad aprile del 1975 e già 15 anni di servizio nella Scuola media. Riscattando i quattro anni di corso di laurea, l'insegnante, già al termine dell'attuale anno scolastico, riuscirà a raggiungere i venti anni minimi di contribuzione previsti. Tuttavia, per la pensione di vecchiaia, in base ai requisiti anagrafici stabiliti dalla riforma Fornero, l'insegnante dovrà attendere il 1° settembre 2044, ovvero il compimento dei 69 anni e tre mesi. Il riscatto della laurea permetterà, comunque, alla docente di poter andare in pensione già nel 2040 all'età di 65 anni e quattro mesi, ma l'assegno di pensione sarà davvero ridotto,

Quanto si avrà di pensione secondo le previsioni Inps?

Infatti, nelle simulazioni inviate a casa dei contribuentidall'Istituto previdenziale è stato ipotizzato un Prodotto interno lordo (P.I.L.) costante all'1,5 per cento: è questa la migliore delle ipotesi che possono prevedersi e, comunque, non permetteràalla docente di incassare una pensione rassicurante.

Infatti, a queste condizioni, l'assegno mensile si aggirerà intorno ai 1.115 euro al mese, pari a una pensione annuale di 14.500 euro. Il tasso di sostituzione, ovvero il rapporto tra l'importo della pensione e l'ultima busta paga accreditata alla docente si attesta al 62 per cento. Ma se il Pil degli anni che separano la docente alla pensione dovesse attestarsi su un più realistico 1 per cento, l'assegno pensionistico sarebbe di poco più di mille euro, ovvero 1.070 euro, con un tasso di sostituzione pari al 59 per cento.