Torniamo ad occuparci dell'8va salvaguardia in favore dei lavoratori esodati, aggiornando i lettori della nostra rubrica sulle ultime novità in arrivodalla Rete dei Comitati dopo aver ripreso nella giornata di ieri le dichiarazioni di apertura ad opera dell'On. Gnecchi. Oggi portiamo alla vostra attenzione una nuovalettera scritta dai rappresentanti dei lavoratori esodati ed inviata all'attenzione del Min. Poletti (oltre che per conoscenza al Min. Padoan ed ai membri delle Commissioni lavoro di Camera e Senato), con la quale i lavoratori tornano a chiedere un intervento urgente per i 34mila pensionandi rimasti esclusi dalle precedenti sette salvaguardie ed al contempo tagliati fuori dall'Inps.

Si tratta di "migliaia di famiglie che si trovano in uno stato di vera e propria indigenza" sottolineano dai Comitati, mentre "altrettante migliaia rischiano di finire nel medesimo stato" qualora non si riesca a tutelare il loro diritto costituzionale ad ottenere la quiescenza. Un questionedefinitacome "vera emergenza sociale", che è stata portata all'attenzione dei decisori pubblici in numerose occasioni e per la quale si chiede di intervenire con urgenza al fine di risolvere definitivamente le situazioni di disagio vissute dai lavoratori.

Riforma pensioni ed esodati: per i Comitati non ci sono più alibi

In considerazione di quanto appena esposto, secondo i Comitati territoriali l'attuale situazione non presenta più alibi per chi si trova a dover decidere sull'avvio di un'azione di tutela definitiva.

Questo perché "il fondo esodati (comma 235, Art.1,L.228/2012), reintegrato delle somme indebitamente utilizzate per altre categorie con l’ultima legge di Stabilità, può contare su una residua giacenza pari al fabbisogno per finanziare 32.005 ulteriori salvaguardie", senza considerare le risorse che potrebbero emergere dai risparmi relativi alla settima salvaguardia parlamentare.

Oltre a ciò, gli esodati ricordanoal Ministro Poletti che il quadro della situazione ad oggi si compone della certezza sull'effettivo numero dei lavoratori esclusi, così come della volontà politica parlamentare di arrivare ad una soluzione definitiva.

8va salvaguardia: serve l'azione del Governo

Per i motivi appena esposti, al fine di avviare l'8va e ultimaazione di salvaguardia in favore dei lavoratori esodati serve solo "solo una chiara manifestazione del Governo, con precisi atti e non soltanto con impegni pubblici presi da numerosi suoi esponenti".

A tal fine i lavoratori chiedono di approvare "entro e non oltre il mese di luglio" il nuovo provvedimento di tutela, aprendolo a tutti coloro che finora sono rimasti esclusi dalle sette azioni di salvaguardiaprecedenti e chiudendo in questo modo l'annosa vicenda. Nello stesso arco di tempo la rete dei Comitati si prepara a rilanciare nuoveazioni di mobilitazione al fine di sollecitare e dare supporto all'approvazione del provvedimento, mentre si chiede al Ministero di fissare un incontro urgente con una delegazione dei lavoratori.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione nel caso desideriate farci conoscere la vostra opinione in merito alle ultime novità che vi abbiamo riportato, tramite l'inserimentodi un nuovo commento nel sito. Mentre se preferite ricevere le prossime notizie di aggiornamento sulle pensioni vi ricordiamo di utilizzare la comoda funzione "segui" che trovate in alto, vicino al titolo dell'articolo.