E' l’Apelo strumento che il governo intende utilizzare per consentire ai nati tra il 1951 e il 1953 diandare in pensione in anticipo. Questo nuovo meccanismo, da dover varare nella legge distabilità del 2017, consentirà di anticipare con una decurtazione economica l'ingresso in pensione.L'Ape avrebbe la funzione di utilizzare le risorse economiche direttamente dalle banche per evitare un costo di cassa per lo Stato che si valutasu 5-7 miliardi. Costo che potrebbe essere ammortizzato solo nel tempo. A questa ipotesi sta lavorando Tommaso Nannicini secondo il quale si potrebbecreare un mercato di anticipi pensionistici, coinvolgendo governo, INPSe Istituti di Credito.

L'intervento affermaNannicini costerebbe solo qualche centinaia di milioni e diventerebbe più gestibile avendo anche il beneplacito di Bruxelles. In questo modo il lavoratore riceverebbe un assegno che verrebbe ammortizzato nel tempo e gli istituti di credito riceverebbero dallo Stato gli interessi generati da questi.

Le pensioni anticipate

Come funzionerebbe il prestito pensionistico. Secondo quanto affermato da Renzi coinvolgerebbe i nati fra il 51 e 53 quelli più penalizzati dalla riforma Fornero.Chi è nato nel 1951 sarà prossimo alla pensione per cui l’assegno sarà più basso del 4%.Chi è nato nel 1952 subirà una penalizzazione che sarà dell’8% mentre i nati del 1953 avranno una penalizzazione del 12%.

In pratica per chi è del 1953 un assegno di milleeuro diventerebbe di 880 euro. Da tener presente però chesi tratta di una soglia che varierebbein base al reddito, che potrebbe diventare più gravosa per gli assegni più alti e più leggera per quelli più bassi. Il taglio del 4% si avvicina molto a quello che viene praticato in Germania dove è del 3,6%.

Il Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti, commentando quanto dichiarato da Renzi, ritiene che al momento ci sono solo proclami ma di fatti concreti non c'è nulla. Sarebbe il caso di aprire finalmente un tavolo di confronto con il quale si eviterebbe di discutere degli annunci ma si potrebbe trovare una soluzione che accontenti le parti in causa. La manifestazione del 19 maggio sarà importante proprio per ricordare al Governo che è giunto il momento di effettuare la riforma pensionistica.