Il Consiglio di Stato rafforza il suo orientamento positivo per i docenti della Scuola dell'infanzia e della primaria. Con un'altra ordinanza emessa venerdì 20 maggio sancisce il diritto all'assunzione per oltre 500 diplomati magistrali. In pratica ripercorre lo stesso iter di quei 3000 difesi e rappresentati dagli avvocati Santi Delia e Bonetti che a novembre avevano ottenuto l'inserimento nelle Gae. In questo modo avevano potuto essere immessi in ruolo. Con questa pronuncia i giudici di Palazzo Spada ribadiscono al Miur che non solo hanno pieno diritto all'immissione in Gae, ma che occorre anche assumerli con contratti a tempo indeterminato.

A tempo indeterminato anche in presenza della riserva

Quanto decretato dai giudici chiarisce definitivamente che i diplomati magistrali hanno diritto ad avere un contratto a tempo indeterminato anche in attesa che venga sciolta la riserva. Si tratta dell'onda lunga dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Statoche lo scorso 27 aprile confermava il suo orientamento positivo in materia di inserimento nelle graduatorie ad esaurimento. Nell'ordinanza del 20 maggio si riconferma come non abbia ragione di esistere un depotenziamento dell'immissione con riserva tale per il quale si possa considerare ammissibile l'esclusione dal piano straordinario di assunzioni.

Scongiurare discriminazioni

Possono dunque dormire sonni tranquilli anche tutti coloro i quali si sono visti rinviare la plenaria a novembre.

Le prospettive future per i diplomati magistralirestano assolutamente positive. Questo perché alla prossima plenaria ci saranno già tanti docenti immessi in ruolo ed un diverso parere aprirebbe le porte ad una serie infinita di contenziosi. In nessun punto della discussione della questione si accenna mai al criterio del servizio, intendendo attribuire un presunto privilegio in possesso di chi ha già svolto diversi anni di supplenze.

Sono dunque ingiustificati i timori per il rinvio della plenaria da parte di chi è coinvolto in questa vicenda. Per gli avvocati che hanno patrocinato i ricorsi si tratta di una fase assolutamente positiva perché al CDS si consolida l'orientamento della plenaria del 27 aprile scorso.