Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, è intervenuta all'evento organizzato dall'Istituto Marsaglio Ficino di Figline Valdarno (Firenze) e patrocinato dallo stesso Comune, per festeggiare i novant'anni dalla fondazione. Un'occasione per la responsabile dell'istruzione italiana per parlare di Scuola e per difendere le scelte e le azioni del governo, culminate con la riforma scolastica: 'E' necessario che la scuola sia in grado di offrire competenze e non solo conoscenze - ha sottolineato l'onorevole Giannini, ribadendo oltre modo il bisogno che la scuola sia persuasiva e non seduttiva, in modo da poter formare dei cittadini maturi e consapevoli.
Ultime news scuola, 29 maggio: Giannini 'Ci vuole tempo prima di arrivare a risultati concreti'
Il numero uno del Miur ha, poi, menzionato l'articolo 3 della Costituzione, dove si parla dell'uguaglianza e di libertà: 'La scuola è proprio il centro di ciò che di più prezioso possiamo fare: articolo 3 della Costituzione italiana, ovvero togliere gli ostacoli che, limitando l'uguaglianza e la libertà, impediscono la promozione piena della persona umana. Noi stiamo cercando di fare questo.' ha sottolineato il ministro, dando enfasi all'operato del governo.
Nell'intervista realizzata al membro dell'esecutivo, vengono menzionati diversi problemi legati alla scuola come quello dell'edilizia scolastica e la storica questione del precariato scolastico:
'Tutti gli argomenti che li stiamo affrontando con l'umiltà e la consapevolezza che ci voglia, comunque, tempo prima di arrivare a risultati concreti: parto dagli edifici, credo, abbiamo investito una quantità di risorse, anche di piani concreti già in atto che non si erano mai visti nel nostro Paese...
- così il ministro Giannini ha difeso l'operato del governo.
Ministro Giannini: 'Tutto si potrà fuorchè non ci siano abbastanza insegnanti'
'Penso agli insegnanti, penso che tutto si potrà dire fuorchè non ci siano abbastanza insegnanti, dopo il piano assunzionale dello scorso anno e il concorso che, in questi giorni, sta per concludersi, la quantità è garantita, però la qualità, forse, è la cosa più importante.
La scuola italiana è già un'eccellente scuola e noi stiamo cercando di portarla dal Novecento al nostro millennio, il che vuol dire non lasciare indietro tutto quello che la scuola del Novecento ci ha dato ma aggiornarla con quello che la scuola del Terzo Millennio esige che i ragazzi abbiano e che la società abbia'.